Salute: Conficoni (Pd), accanto a strutture serve personale
«Che il comparto sanitario fosse ricco di risorse e le strutture le ricevano in abbondanza non è certo una novità. Lo sarebbe invece una maggiore attenzione verso il personale in sofferenza e con inevitabili riflessi negativi su risultati che stridono con il benessere dei conti. Senza un forte investimento nelle risorse umane, ospedali e case di comunità rischiano di restare solo scatole vuote». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine delle considerazioni dell’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi riguardo ai riscontri della Corte dei conti relativi alla realizzazione e attivazione operativa delle Case della Comunità.
Il sistema, continua Conficoni, «soffre la carenza medici di base, i pronto soccorso intasati, liste di attesa fuori controllo che spingono i cittadini a rinunciare alle cure oppure a pagarsele di tasca propria. Sul principale nodo che affligge la sanità pubblica, ossia la carenza di personale, la Giunta agisce in ritardo, inseguendo in modo ancora insufficiente le proposte che il Partito democratico ha avanzato dall’inizio della Legislatura per fidelizzare i professionisti in fuga e attrarne di nuovi, aumentando le retribuzioni e favorendo il benessere aziendale. Riccardi e la maggioranza di centrodestra dopo avere bocciato con sdegno i nostri emendamenti, prima hanno introdotto una norma che supera il tetto statale alla spesa per il personale sanitario e dopo, con la legge di Stabilità 2025, hanno stanziano 27 milioni per azioni incentivanti. Chiedere prestazioni aggiuntive aumentando i carichi di lavoro, però, non risolve il problema delle risorse umane indispensabili per attivare i nuovi presidi territoriali previsti dal Pnrr».