Salute: Conficoni (Pd), sistema non attrattivo per medici e infermieri
«Mentre il sistema sanitario pubblico va a rotoli la Giunta fa da spettatore, non solo creando le basi per la fuga di medici e infermieri verso il privato, ma anche rendendo il sistema non attrattivo per i giovani professionisti. Lo confermano i numeri dei corsi Ceformed per medici di medicina generale, 38 iscritti per 57 posti e quelli per infermieristica, in negativo di quasi 30 unità tra Udine e Trieste». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che oggi ha depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiarire la situazione di “appetibilità dei percorsi di formazione di medici e infermieri”.
«I dati sul versante della formazione non fanno altro che confermare la scarsa attrattività della professione sanitaria per i giovani, da un lato per le condizioni lavorative e dall’altro per la mancanza di adeguati riconoscimenti» continua Conficoni sostenendo la «necessità di sistemi incentivanti». In occasione della discussione della legge di Stabilità 2024, ricorda il consigliere dem, «di nostra iniziativa, ma anche raccogliendo l’appello (di facciata) dell’assessore Riccardi, abbiamo fatto diverse proposte, tra le quali il tentativo di trattenere il personale attraverso un premio di fedeltà garantendo degli aumenti salariali a medici, infermieri e operatori che volontariamente si impegnano a restare nel servizio sanitario regionale. Questa misura, unitamente a un fondo individuale per la crescita professionale da riconoscere a chi aderisce al patto di permanenza, non sarebbe servita solo ad arginare la fuga, ma anche ad attrarre nuovo personale. Per traguardare l’obiettivo, avevamo anche chiesto di mettere a disposizione alloggi a uso foresteria e ambulatori ai professionisti provenienti da fuori. Senza dimenticare il salario di pre inserimento al lavoro da riconoscere agli iscritti a scienze infermieristiche, per rendere più appetibile la partecipazione a corsi non esauriti. Proposte di buon senso che nonostante il sostegno di alcuni ordini e sindacati sono state purtroppo cassate, registrando l’ennesima chiusura sulla sanità pubblica a vantaggio del sistema privato». Noi, conclude Conficoni «delle idee le abbiamo messe in campo e Riccardi le ha bocciate. Ora ci dica cosa intende fare».