Sanità: Conficoni (Pd), su centri prelievo avanza privatizzazione
«La Giunta faccia marcia indietro sull’ingresso dei privati nei centri prelievo che conferma lo smantellamento in atto della sanità pubblica. Per superare la carenza di personale non bisogna esternalizzare i servizi ma investire nelle risorse umane». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la risposta all’interrogazione sulla privatizzazione dei centri prelievo discussa ieri in Aula a Trieste.
«La narrazione della Giunta Fedriga sulla dotazione pro capite di medici e infermieri superiore alla media nazionale – prosegue il consigliere dem – continua a scontrarsi con la realtà. Al fine di ridestinare il personale ad altri servizi, infatti, l’assessore Riccardi ha confermato l’intenzione di sviluppare una partnership con il privato per la gestione dei centri prelievo. Una decisione non scevra da possibili ripercussioni negative sia sui costi, sia sulla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini. Che l’indiscrezione sulla mancata partecipazione di Asufc al bando non sia stata smentita, inoltre, accredita le perplessità verso l’iniziativa. Per rilanciare la sanità pubblica, da tempo chiediamo un forte investimento nelle risorse umane. Il centrodestra, però, dopo avere bocciato le nostre proposte finalizzate a trattenere i dipendenti in fuga e ad attrarre nuovi professionisti, continua a preferire il ricorso al privato, senza dimenticare i sistemi informatici inadeguati che fanno perdere tempo prezioso al personale».