Sanità del FVG su TV nazionale: Consigliera Liguori interroga la Giunta. Intanto sindacato AAROI EMAC denuncia la situazione del Pronto Soccorso di Latisana
Il servizio televisivo andato in onda ieri sera nella trasmissione nazionale “Fuori dal coro” di Rete 4 e dedicato ai medici stranieri impiegati nella sanità regionale è preoccupante e non può essere ignorato. Nelle prossime ore presenterò un’interrogazione per sapere se il Presidente Fedriga sia a conoscenza di quanto sta accadendo nei nostri ospedali e come intenda smentire o replicare a un servizio giornalistico che descrive il caso come “un pasticcio”, come “un business” e che indubbiamente mette in cattiva luce la sanità regionale per la quale, lo ricordiamo, la Regione spende ogni anno oltre tre miliardi di euro. Pensare di risolvere le criticità della carenza dei medici e della fuga del personale sanitario dagli ospedali, esternalizzando pezzi di sanità pubblica non è evidentemente la soluzione. E di questo gli abitanti del FVG se ne accorgono ogni giorno.
La trasmissione televisiva “Fuori dal coro” andata in onda ieri su rete 4 ha evidenziato e confermato in maniera eclatante e fortemente preoccupante quello che AAROI EMAC denuncia pubblicamente da tempo e che recentemente ha portato
all’attenzione di cittadini ed amministratori del FVG rispetto alla preoccupante gestione del PS di Latisana. ASUFC ed il suo Direttore Generale ammettono candidamente di aver delegato completamente a cooperative ed enti privati il
reclutamento, l’assunzione, la valutazione, la gestione, la remunerazione e il controllo dei professionisti sanitari cedendo interi rami d’azienda a spregiudicati soggetti il cui unico fine è il lucro. Queste cooperative vincitrici di appalti ad hoc, intascano ingenti somme di denaro pubblico e solamente una minima parte viene poi data ai sacrificali medici stranieri che vengono ammaliati da grandi promesse, sottopagati e lanciati nella difficile prima linea sanitaria senza conoscere la lingua, senza alcuna esperienza di sistema sanitario italiano e con possibili carenze formative e professionali tanto che la normativa italiana non ne riconosce il titolo senza una certificazione parificazione. Da mesi poi le spregiudicate strategie di marketing di questi privati, sponsorizzati da certa politica connivente ed appoggiati da certa stampa regionale allineata, stanno “vendendo” questi medici come i salvatori della patria friulana e del nostro SSR ormai allo sfascio, massacrato da più di 5 anni di inesistente seria programmazione e totale esclusione e disincentivazione dei professionisti dipendenti. Seriamente preoccupati per la salute e sicurezza dei nostri cittadini, per lo scadimento totale e progressivo del sistema sanitario pubblico e per la mancanza di controllo e verifica di standard di qualità e gestione del rischio clinico da parte di ASUFC e Direzione Centrale Salute, facciamo un serio e rinnovato appello al Presidente Fedriga affinchè ponga immediati e drastici correttivi a questa gestione. Ci riserviamo infine di segnalare alle autorità competenti una situazione fuori controllo richiedendo verifiche specifiche sulla qualità offerta da questi servizi appaltati, sugli esiti, sugli incidenti, sulla mala gestione di casi e pazienti e sui flussi di denaro pubblico.