Sanità. Esito della udienza sul ricorso della Fp-Cgil contro la determina Asufc: Esternalizzazioni, riconosciuto il diritto del sindacato al confronto

«Il contratto nazionale di lavoro deve essere rispettato, non solo nella parte economica, ma anche quando sancisce il diritto dei lavoratori all’informazione e al confronto con il datore di lavoro». È quanto ribadisce il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Udine Andrea Traunero sulla scia dell’udienza, tenutasi i giorni scorsi in tribunale, che ha visto convocati davanti al giudice lo stesso Traunero, in rappresentanza della Fp-Cgil, e il direttore generale di Asufc Denis Caporale. Oggetto della convocazione il ricorso della Fp contro la determina 380 approvata da Asufc il 3 marzo scorso, relativa all’esternalizzazione dei servizi sanitari presso i Pronto Soccorso di Udine, San Daniele, Tolmezzo, Palmanova e Latisana, impugnata dalla categoria perché assunta «senza previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale del comparto Sanità».

CONCILIAZIONE «Su invito del giudice, è stata concordata una conciliazione, incentrata sul rispetto delle prerogative sindacali previste dal contratto», informa Traunero, soddisfatto per l’esito dell’udienza. «Abbiamo accolto con senso di responsabilità – dichiara il segretario della Fp– l’invito del giudice a conciliare, sia perché quel suggerimento andava nella direzione da noi sempre rivendicata, sia perché sono state accolte le nostre richieste di rispetto e valorizzazione delle relazioni sindacali. Asufc, infatti, ha manifestato formalmente la disponibilità a coinvolgere le organizzazioni sindacali nelle scelte gestionali collegate alla determina 380 e in tutte le future decisioni che deriveranno dalle scelte regionali sui Pronto Soccorso provinciali e sugli altri servizi sanitari. L’Azienda, quindi, riconosce quanto previsto dal contratto sulla necessità di consentire ai soggetti sindacali di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente alla definizione delle misure da adottare. Soddisfatta la Fp, che parla di risultato importante. «Dopo il nostro ricorso – dichiara Traunero – si afferma un principio che rafforza la trasparenza e il ruolo delle Parti Sociali nei processi decisionali della sanità pubblica. Non è solo una vittoria formale, è un passo concreto verso relazioni sindacali serie, fondate sul rispetto reciproco e sulle regole condivise».

LE ESTERNALIZZAZIONI Adesso ci aspettiamo di essere convocati da Asufc sulle esternalizzazioni in corso e sulle future eventuali iniziative dell’azienda sui servizi. Esternalizzazioni che continuano a vederci fermamente contrari: riteniamo infatti che il servizio debba essere pubblico e per mantenerlo pubblico debba esser assunto personale diretto da parte dell’azienda, adeguatamente retribuito, incentivato e valorizzato. Una questione che non chiama in causa soltanto i vertici di Asufc, ma il governo della sanità regionale, chiamato a fare una scelta a favore del pubblico invece di continuare a investire sul privato. Non è vero che si esternalizzano i servizi perché non c’è personale pubblico: i servizi si esternalizzano perché il pubblico sta facendo fuggire medici e infermieri verso il privato e non è in grado di formarne di nuovi a sufficienza, non investendo abbastanza sulla formazione e sulla valorizzazione delle loro professioni».