Sanità Fvg: un mondo al contrario
anno suscitato vasta eco le considerazioni* del dott. Paolo Bordon sullo stato della sanità pubblica del Friuli Venezia Giulia, che un tempo era un’eccellenza tra le regioni italiane ed oggi è scivolata in posizioni sempre più marginali.
In questi ultimi anni la Regione FVG non è stata in grado di proporre una visione del servizio sanitario pubblico e di conseguenza neppure una programmazione efficace, e ora non può stupire – afferma Bordon – che in assenza di programmazione sanitaria si arrivi ad immaginare, in maniera confusa, che ospedali una volta eccellenti siano offerti a soggetti privati per chiedere loro di fare ciò che il pubblico ha ben fatto in passato.
Queste parole pesano come macigni vista l’indiscussa autorevolezza di Paolo Bordon, che ha contribuito a costruire l’eccellenza di questa regione lavorando inizialmente nell’ ARS – Agenzia regionale sanità – di Lionello Barbina, poi è stato chiamato a dirigere Trento, Bologna e da ultimo la sanità ligure. Ovviamente tenuto ben lontano dalla sua regione, forse perché non è uno yes man, che ormai sembra essere diventato un titolo di merito per poter “dirigere” le aziende sanitarie del FVG.
Molti dei piccoli ospedali che oggi si vogliono ridimensionare ed in parte dare in gestione ai privati, erano eccellenti – ricorda Bordon – in varie discipline, p.es. San Vito e Spilimbergo in campo ortopedico, Latisana sia in ortopedia che ORL, e vantavano una buona attrazione di pazienti da altre regioni, mentre oggi il percorso è invertito e molti malati emigrano per poter avere delle cure.
Di conseguenza fuggono anche i professionisti, per scarsa attrattività professionale e poca considerazione circa le loro competenze. Aveva iniziato la Serracchiani trattando i primari come poltrone da eliminare, ma i successori non sono da meno, pagando i medici con i minimi sindacali, mentre le prospettive di carriera sono ridotte al lumicino, l’”organizzazione” lascia alquanto a desiderare, la burocrazia è asfissiante, la trasparenza un optional.
Come non fare riferimento a un libro cha fatto tanto discutere… Il mondo al contrario – conclude Bordon.
Il presidente Fedriga non ha gradito e ha subito telefonato al governatore della Liguria per evidenziare tutto il suo disappunto, ma ha evitato di entrare nel merito delle critiche e di spiegare ai cittadini della sua regione cosa sta succedendo in quest’ambito così delicato.
Ormai sembra palese la scarsa capacità di governo della sanità regionale, manca una vision e non c’è programmazione, come ha sottolineato Bordon. Forse Fedriga e Riccardi dovrebbero prenderne atto e trarre le conseguenze.
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Walter Zalukar Associazione Costituzione 32