Sanità in legge di stabilità. Critiche le opposizioni che lamentano l’ennesima totale chiusura rispetto alle loro proposte

Opposizione nuovamente all’attacco sui temi della sanità: “Oggi in Consiglio Regionale nel corso della discussione sulla manovra 2023, la Giunta ha dimostrato grande arroganza nel bocciare senza nemmeno un ragionamento gli emendamenti che tutta l’opposizione aveva firmato sulla sanità, sollecitati dalle decine di migliaia di firme di cittadini della regione tra cui il Comitato Coordinamento Salute FVG.” Così si esprime Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra FVG.
“Erano emendamenti che avrebbero potuto dare una risposta alle carenze della salute territoriale e in particolare delle guardie mediche, all’equa retribuzione dei lavoratori pubblici della sanità, all’aumento delle liste d’attesa e alla mancanza di aggiornamento delle attrezzature ospedaliere.” “Come Open Sinistra FVG riteniamo questo comportamento irrispettoso non solamente nei confronti del Consiglio regionale ma anche dei cittadini che denunciano un’inadeguata risposta ai loro bisogni di salute. Inoltre – conclude Honsell – non accogliere queste proposte non potrà che aggravare i problemi che si riscontrano nel sistema sanitario regionale.” Secondo Simona Liguori consigliera di Civica FVG: “Ci troviamo all’ultima legge di bilancio di questa amministrazione regionale e non possiamo non affermare che sono stati cinque anni difficili, sicuramente per tutti, e non solo per il macigno che ci è piombato addosso nel 2020, la pandemia, che certamente ha condizionato la sanità della regione. Oggi dobbiamo fare i conti con quella che è la situazione attuale, una situazione complessa vissuta in prima persona dai cittadini che hanno bisogno di curarsi ed essere assistiti. “L’elenco delle criticità è lunghissimo, evidenzia Liguori: l’incremento delle liste d’attesa, l’intensificazione del turismo sanitario anche fuori regione, la carenza di personale, le difficoltà nel fare rete tra ospedale e cure domiciliari. Si tratta di una lista di problemi e questioni aperte alle quali va data ancora risposta”. Liguori quindi conclude: «In questi cinque anni abbiamo portato numerose proposte, ma pochissime hanno trovato un’apertura da parte della Giunta. Fra gli utenti e nei lavoratori che vivono la sanità in prima persona c’è tanta preoccupazione”. Critico anche il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd): “I segnali sperati per la sanità non sono arrivati. Restano, invece, le forti preoccupazioni per la tenuta del sistema di salute pubblica, segnato da fughe di personale, liste d’attesa e impoverimento dei servizi territoriali”. “Se, da una parte, arriva l’appello dell’assessore Riccardi per una tregua sui temi della sanità, dall’altra arriva dal Centrodestra – prosegue l’esponente dem – l’ennesima totale chiusura rispetto alle proposte delle Opposizioni e dei comitati di cittadini di cui ci eravamo fatti portavoce in aula”. “Nulla di fatto – aggiunge Cosolini – riguardo la richiesta di destinare 50 milioni in più alle Aziende sanitarie per affrontare una delle questioni chiave: ossia, quella delle risorse umane, oggi in numero insufficiente e in condizioni di lavoro molto difficili, tanto da creare la fuga dall’impiego pubblico per rifugiarsi nel privato. Altro no anche per la proposta di investire sulla specializzazione e la formazione, incrementando il fondo borse di studio per il personale sanitario, ma nulla nemmeno per sostenere i costi per le cure e l’assistenza degli anziani, incrementando le risorse per l’abbattimento rette nelle residenze specializzate”. “Solo chiusure dal Centrodestra – conclude la nota del Partito democratico – di fronte alle proposte serie e concrete che abbiamo formulato”.