Sanità: Pd Fvg, ancora troppi posti scoperti in organico: “Riccardi aumenta costo dirigenti e trend di spesa”
“Ecco un importante tassello alla riforma del Sistema sanitario regionale: l’aumento degli stipendi ai direttori generali delle aziende. Ai cittadini giudicare se questa fosse la priorità. E anche rivendicare ‘conti in ordine’ son parole grosse, perché il centrodestra ha proseguito il trend di aumento del finanziamento: evidentemente una cosa sono le dichiarazioni dell’assessore tutt’altra cosa è la realtà delle aziende”. Lo afferma, replicando all’assessore alla Sanità Riccardo Riccardi, il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, in una nota congiunta con il responsabile per la Sanità nella segreteria regionale del partito, Roberto Trevisan.
“Oltre ai direttori delle aziende sanitarie – spiega Trevisan – speriamo che presto possano essere più contenti anche gli altri 19mila dipendenti del Sistema sanitario regionale. Aspettiamo che sblocchino realmente le assunzioni rimettendo i 9 milioni tagliati nei bilanci per l’1%. Auspichiamo infatti che questa Giunta voglia ricoprire almeno in parte i numerosi posti in organico che attualmente sono scoperti e che sono destinati ancora ad aumentare con i pensionamenti resi possibili dal decreto legge 4/2019. La manciata di assunzioni annunciata recentemente è una goccia nel mare”.
Trevisan ricorda che “i fondi a disposizione della Sanità sono aumentati recentemente prima di 29 milioni poi di altri 40 milioni: non è ammissibile che si vogliano spendere tutti in beni mobili e immobili seppur importanti. Chiediamo che si tenga conto che, per una sanità di qualità, la disponibilità di personale sufficiente, competente e non sottoposto giornalmente al pericolo di burn-out è altrettanto fondamentale della dotazione di ottime tecnologie e di farmaci efficaci”.
“Riccardi ci rimprovera di non aver tenuto sotto controllo la spesa corrente ma – aggiunge Shaurli – lui la sta aumentando ancora. Nel 2018 il centrodestra ha messo ancora più risorse e le aziende potranno chiudere in utile: vedremo cosa succederà nel 2019. E vedremo nei prossimi mesi i volumi di spesa dedicati alla sanità, rapportati ai servizi, ai posti letto, al personale e al mantenimento in attività degli ospedali di rete e in definitiva – conclude – alle risposte ai bisogni di salute dei nostri cittadini”.