Sanità: Spitaleri (Pd), tra Aziende Fvg è guerra fratricida
“Paolo Bordon pensaci tu. Ormai il mantra della sanità regionale non può che essere questo. L’ultimo risultato del vicedisastro Riccardi è la guerra fratricida tra Aziende sanitarie della nostra regione suL reclutamento degli infermieri”. Lo afferma il coordinatore della segreteria regionale Salvatore Spitaleri, commentando il decreto Asugi 314/23 del 7.4.2023, recante Indizione del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 130 posti di Infermiere (Area dei Professionisti della Salute e dei Funzionari). Approvazione del
bando. “Basta mettere in fila le cose – spiega il coordinatore dem – per capire il livello di abbandono in cui versa la gestione della sanità regionale. Ecco che la famosa Agenzia regionale di coordinamento della sanità (Arcs) ha pensato bene di bocciare la più parte dei concorrenti. Ed ecco che, in assenza di qualsivoglia logica di coordinamento delle esigenze del servizio sanitario regionale, prima Asufc e poi Asugi, con un gesto quasi disperato, hanno deciso di bandire concorsi autonomi”. Per Spitaleri “l’evidenza è che ormai siamo alla guerra dei poveri, perché, secondo il direttore Asugi Poggiana, il concorso bandito da ASUFC “vedrebbe la potenziale partecipazione di personale ad oggi inquadrato presso ASUGI a tempo determinato che, qualora dovesse risultare vincitore o idoneo, determinerebbe ulteriori cessazioni per questa Azienda”.
“Il presidente Fedriga ci pensi bene – mette in guardia Spitaleri – perché la situazione della sanità dopo 5 anni di Riccardi è sotto gli occhi di tutti, e pure si parla di una riconferma, un premio per l’ottimo lavoro evidentemente. Avremo ancora 5 anni con nessuna attrattività per il personale, assenza totale di coordinamento, liste d’attesa che ormai non si aprono più, promesse di realizzare nuovi muri invece che potenziamento dell’assistenza, continuo conflitto con i professionisti e le organizzazioni sindacali”.