Sciopero studentesco internazionale per la giustizia climatica domani, manifestazione anche a Udine
Il movimento globale di sciopero climatico guidato dai giovani invita tutti a partecipare al primo sciopero globale sul clima domani 15 marzo.
Questa forma di protesta politica è ispirata dagli scioperi settimanali di Greta Thunberg, iniziati nell’agosto 2018, dove invece di andare a scuola il venerdì è andata a protestare davanti ai suoi uffici del governo locale per chiedere giustizia sul clima.
Da quel momento, lo slancio si è diffuso in tutto il mondo con una velocità enorme. Il 15 marzo studenti provenienti da oltre 59 paesi diversi, provenienti da tutti i continenti, parteciperanno allo sciopero scolastico.
L’obiettivo è di inviare un messaggio chiaro e pacifico per la giustizia climatica sollecitando tutti i paesi ad agire ora. L’obiettivo principale è che tutti gli Stati firmatari rispettino l’accordo di Parigi.
“La situazione che stiamo affrontando oggi è unica. Siamo l’ultima generazione ad avere una possibilità realistica per prevenire una catastrofe climatica. Secondo l’International Panel on Climate Change (IPCC), abbiamo meno di 12 anni per fornire le modifiche necessarie per evitare questo, ma abbiamo i mezzi. Pertanto, è necessaria un’azione urgente e immediata. Il tempo per salvare il nostro pianeta e il clima è ora! ”
“Nessuno stato può fornire soluzioni efficaci ai cambiamenti climatici o proteggere il clima. Chiediamo cooperazione politica su scala globale in materia di politica climatica. Solo insieme possono essere fornite soluzioni valide, efficaci ed eque. Pertanto siamo estremamente felici di unirci per lo sciopero il 15 marzo. I movimenti degli studenti provenienti da oltre 59 paesi di tutti i continenti sono uniti e richiedono giustizia climatica. Se gli adulti non rispetteranno le regole, neanche noi. Se i politici non agiscono secondo l’Accordo di Parigi, non andremo a scuola il venerdì e in altri giorni della settimana “.
“Inoltre, è imperativo che noi, nel nostro ruolo di giovani da tutto il mondo, eleviamo le nostre voci. Greta si alzò in piedi anche quando era sola. Ora, siamo centinaia di migliaia in piedi insieme per la stessa causa. Ogni settimana sempre più studenti in nuove città e nuovi paesi si uniscono a noi “.
“Ci sono così tanti studenti che si uniscono al movimento perché abbiamo perso la fiducia nei politici adulti. Abbiamo perso la nostra convinzione in un vero cambiamento per la politica climatica. Abbiamo perso la fiducia nel futuro della nostra generazione. Quando gli adulti non agiscono in modo responsabile, noi come movimento giovanile internazionale lo percepiamo come nostro dovere di essere la voce della ragione. Ora è il momento di agire per salvare il futuro della nostra generazione, abbiamo fiducia in noi stessi e in questo movimento in crescita “.
Anche in Friuli lo sciopero mondiale per il clima avrà la sua manifestazione organizzata da Fridays For Future Udine, gruppo locale del movimento studentesco Fridays For Future.
“Tutti sono invitati a partecipare” si legge in una nota “giovani e meno giovani per un’ obbiettivo comune chiedere ai governi di fare azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico”.
Il ritrovo del corteo è previsto in piazza Cavedalis (centro studi) alle 8.30, il corteo terminerà nella piazza simbolo di Udine: piazza libertà dove si terrà un presidio fino alle ore 13.00.
Verso il pomeriggio/sera sempre in piazza libertà e loggia del Lionello ci sarà una proiezione di un docufilm sulle tematiche ambientali dalle 17.00 alle 20.00.
Ci sarà un importante intervento del climatologo Marco Virgilio, che spiegherà la situazione attuale del cambiamento climatico.
Chiunque può partecipare, ribadiscono gli organizzatori, portando un cartello personalizzato per la giustizia climatica, sulla scia della ragazzina svedese Greta Thunberg, ma si invita a non portare simboli politici perché l’iniziativa Fridays For Future è apartitica così come non si vogliono loghi di associazioni perchè “non desiderano divisioni in una manifestazione di questa tematica: universale!”
I partecipanti allo sciopero chiedono di:
– Seguire gli accordi di Parigi e quelli del rapporto IPCC dl 2018 (volti soprattutto a ridurre e azzerare le emissioni di gas serra da qui al 2050)
– Rimanere sotto il limite del 1,5° per quanto riguarda il riscaldamento globale (limitando il suo costante innalzamento).
– Focalizzare l’attenzione, in ambito climatico, sui temi legati all’equità e alla giustizia.
– Stare uniti e difendere l’indipendenza e l’autorità della scienza.