Scuola. Moretti (Pd)-Bullian (Patto-civ): no a conflitti di inclusione
“Il piano di dimensionamento scolastico annunciato dal Comune di Monfalcone, che mira alla maggioranza di studenti italofoni, parte da un presupposto sbagliato: si punti su più insegnanti e mediatori linguistici e classi più piccole, con meno studenti”.
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Diego Moretti (Pd) ed Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), commentando il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta comunale di Monfalcone per il triennio 2024-2027 con la contestuale richiesta, alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale (Usr), di presa in carico della problematica.
“Il fatto che la sindaca Cisint chieda che a farsene carico siano Regione e Usr – commentano Moretti e Bullian -, fa presagire che si voglia scaricare sui Comuni vicini i problemi che l’amministrazione di Monfalcone non vuole affrontare. Abbiamo già visto in passato tentativi di questo tipo, del tutto inaccettabili e contro le norme attualmente in vigore”.
“Il tema – rimarcano i due consiglieri delle Opposizioni – va affrontato razionalmente per gestire processi di inclusione, evitando la creazione di dannose e inutili contrapposizioni etniche. Dichiarazioni muscolari come quelle della Cisint, che dovrebbe essere il sindaco di tutti i cittadini che vivono (e lavorano) a Monfalcone, non aiutano a trovare soluzioni percorribili. Ecco perché abbiamo promosso, a fronte di un non meglio precisato Piano Monfalcone chiesto dalla Cisint, l’audizione in II Commissione consiliare di tutti i soggetti interessati (comprese le comunità straniere residenti nella cittadina goriziana), proprio per condividere e capire quali possano essere le azioni più efficaci, che tengano conto della situazione in essere, senza inutili conflitti e contrapposizioni”. ACON/COM/rcm