Serena Pellegrino: “La democrazia ha i suoi tempi per la discussione e per gli approfondimenti e quindi per prendere le più giuste decisioni”

“Ho posto dei quesiti ben precisi all’Assessore Scoccimarro in merito alla sua attività per quello che riguarda la stabilità 2025, ma non avendo avuto alcuna risposta a causa di una calendarizzazione della discussione della legge di bilancio così risicata nei tempi, non ho partecipato al voto in Commissione.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della discussione sulla manovra di bilancio 2025. “Sono stati stanziati ulteriori soldi per il ponte traversa sul Tagliamento a Dignano, senza avere ancora contezza se il ponte sarà uno solo oppure uno appaiato a quello esistente. Prima di commissionare progetti ai vari studi – incalza la Vice Presidente della IV Commissione – sarebbe il caso di capire innanzitutto se il ponte esistente sarà ancora tutelato dalla sovrintendenza ministeriale ai beni culturali oppure no, essendo un manufatto centenario, la cui demolizione può passare solo attraverso una scelta ministeriale. In forza di questo non si possono neppure sapere quali siano le premesse della consegna affidata agli studi di progettazione. Eppure – prosegue l’esponente di AVS – in un’altra seduta l’assessore Scoccimarro ha snocciolato l’iter procedurale con tanto di cronoprogramma, forse per stemperare gli animi nella maggioranza, ma ad oggi non abbiamo in mano né un piano, né un programma, né tantomeno un progetto. A tutto questo si somma lo sgarbo istituzionale che, con un emendamento del Consigliere Maurmair (Presidente della II Commissione), è stata sottratta alla IV commissione la discussione dell’audizione sospesa per portare la stessa in autorità di bacino, demandando ai tecnici una decisione politica. Non credo ci sia confusione nella strategia di maggioranza, ma sarebbe corretto farlo comprendere anche a tutti i Consiglieri. Ricordo inoltre – conclude Pellegrino – che le opere pubbliche oltre ad avere un iter ben preciso, necessitano di un dibattimento politico, prima in Commissione e poi in Consiglio.”