Sergo: “Ancora nessuna chiarezza su salmonella in Laguna”
“Ancora una volta dobbiamo sentire che i ritrovamenti della salmonella nei molluschi della Laguna di Marano e Grado sono colpa delle precipitazioni atmosferiche, eppure tutti i cittadini della Bassa Friulana possono confermare quali e quanti giorni di pioggia abbiamo avuto negli ultimi due mesi”. È decisamente insoddisfatto il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, dalla risposta dell’assessore Fabio Scoccimarro alla sua interrogazione sul divieto di immissione al consumo umano diretto dei molluschi bivalvi da parte di ASUFC dopo l’individuazione di salmonella. “Abbiamo chiesto quali fossero gli esiti del Focus Group annunciato da Scoccimarro nel gennaio 2019 – continua Sergo –, ma lo stesso è stato attivato solo nell’aprile 2021 e ovviamente non è stato stabilito ancora nulla. Due anni completamente persi, soprattutto se l’assessore in aula parla di altre forme di pressione in Laguna. In passato anche Cafc spa ci ha detto di non guardare solo al depuratore di Lignano ma anche agli altri impianti che scarichino in Laguna. Peccato che li gestisca tutti la società stessa”. “Dallo scorso 15 ottobre 2021 il depuratore di Lignano non scarica i propri reflui in mare, ma in Laguna. Le ordinanze di chiusura sono a seguito di prelievi effettuati il 25 ottobre. È peraltro alquanto singolare, per non dire inaccettabile – prosegue il consigliere -, sentire che sono state effettuate delle analisi alle acque di scarico urbane recapitate in Laguna dal depuratore, solamente dopo l’ordinanza emessa e, ancor peggio, che essendo stata eseguita l’analisi fuori tempo massimo non si possa avere certezza dell’assenza della salmonella”. “Nel 2019 le zone di raccolta di molluschi in Laguna vennero chiuse poche settimane dopo gli scarichi in Laguna del depuratore di Lignano, attivati anche quella volta a seguito della rottura della condotta a mare, come accaduto anche in questa occasione – conclude Sergo -. Siamo perfettamente convinti che questa non sia l’unica causa, ma anche fosse una delle tante, sarebbe ora di porvi fine. Ricordiamo come il 16 agosto scorso le acque depurate e scaricate nel mare Adriatico di fronte alle spiagge di Lignano avevano escherichia coli tre volte i limiti di legge, con tutti i reparti di disinfezione attivi, cosa che al momento non avviene per la chiusura del sistema a ultravioletti”.