Sergo M5s: “Inceneritore di Manzano, tutto fermo ma la ditta vuole proseguire”
“Su richiesta del presidente del Coordinamento di Cittadini, Comitati ed Associazioni per l’ambiente e la qualità della vita – Cordicom FVG, Luciano Zorzenone, abbiamo voluto fare chiarezza sull’inceneritore di Manzano di cui da mesi non si sente più parlare”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo. “Infatti, dopo la presentazione del progetto a Manzano e le delibere sfavorevoli del Comune, c’erano state varie richieste di sospensione dei termini da parte della ditta. La Regione aveva accolto le istanze concedendo alla stessa di poter presentare le ulteriori documentazioni richieste dagli enti coinvolti fino al 14 febbraio 2021, per poter così avviare la conferenza dei servizi decisoria”.
“Solo un paio di giorni prima della scadenza del termine prefissato la società ha chiesto, per la terza volta, un’ulteriore proroga in attesa di quella che doveva esser la pronuncia del Consiglio di Stato – continua Sergo -. Nonostante la richiesta di poter attendere ulteriori sei mesi, la Regione ha concesso solamente 60 giorni di proroga, ma a partire dalla sentenza del Supremo organo di giurisdizione amministrativa. Considerato che secondo le ultime indicazioni pervenute da Roma, il Consiglio di Stato potrebbe pronunciarsi il prossimo mese di luglio, non a marzo come ipotizzato, entro l’estate si sapranno le sorti dell’intera vicenda”.
“Pur non conoscendo le effettive intenzioni dei proponenti, la richiesta di ulteriore proroga potrebbe essere un chiaro segnale di come la proprietà punti ancora ad ampliare l’inceneritore, così non fosse avrebbe potuto far scadere il termine del 14 febbraio 2021, costringendo la Regione a dare un parere negativo all’intera procedura. Adesso – conclude l’esponente M5S – sarà decisiva la decisione dell’organo amministrativo, anche perché se stabilirà, così come richiesto dai comitati locali, che l’ampliamento doveva essere sottoposto alla Valutazione d’Impatto Ambientale e non solo l’Autorizzazione Integrata Ambientale, sarà necessario ripartire con un altro procedimento autorizzativo”.