Servizi sociali a Udine e hinterland: nel 2022 destinate risorse per 27 milioni
l bilancio 2022 dei servizi sociali d’ambito restituisce la fotografia della situazione sociale presente a Udine e hinterland. La presentazione di oggi, alla presenza del Sindaco Alberto Felice De Toni e dell’Assessore alla Salute Stefano Gasparin, si inserisce in un contesto in cui l’amministrazione comunale intende dare sempre maggiore risalto ai dati relativi alle dinamiche sociali cittadine per trovare risposte, soluzioni e forme di sostegno a quelle che sono le emergenze che stanno segnando gli ultimi anni, cercando anche di anticipare le necessità future. Sono 27 i milioni utilizzati nel 2022 dal Comune di Udine, ente gestore del servizio sociale dei Comuni dell’ambito territoriale Friuli Centrale, per rispondere al contrasto e alla prevenzione del disagio sociale. “L’Ambito è lo strumento di cui i Comuni dispongono per affrontare le fragilità della popolazione, tutti i cittadini: bambini, giovani adulti ed anziani” spiega il sindaco Alberto Felice De Toni. “Molte di queste fragilità richiedono una forte sinergia con il sistema sanitario e sociosanitario territoriale per sviluppare e potenziare interventi efficaci e con maggiore prossimità al cittadino. Siamo in una fase di trasformazione demografica e dobbiamo cercare di prevedere gli scenari futuri; per questo attiveremo entro l’anno un osservatorio sulle dinamiche socio demografiche e sull’invecchiamento della popolazione. Oltre a questo registriamo una crescente domanda di servizi e un progressivo aumento dei fondi stanziati per rispondere alle esigenze dei più fragili”
La fotografia demografica. L’invecchiamento demografico e il calo degli abitanti di Udine risulta evidente da una prima analisi in possesso dei servizi sociali.
Il Comune di Udine in particolare, registra un calo di abitanti in particolare dal 2014 al 2022, passando da 99.169 abitanti a 97.808. Lo stesso calo non è riscontrabile allo stesso modo negli altri Comuni facenti parte dell’ambito. L’unica eccezione è Pavia di Udine dove il numero degli abitanti è in decrescita costante, anche se di poche unità.
Un’altra caratteristica evidente, osservando i numeri, riguarda la dimensione dei nuclei familiari. Udine, con 1.95 figli per coppia ha un numero più basso della media dei componenti per famiglia di tutto l’ambito. In questa speciale “classifica” Campoformido è in testa con 2,31 figli per nucleo.
A Udine inoltre sono presenti più di 26.000 anziani e oltre 13.424 minori. Il rapporto è di circa 2 a 1.
Anche in virtù di questi dati è intenzione dell’amministrazione procedere all’istituzione di un tavolo permanente di confronto, un osservatorio, che avrà tra i suoi obiettivi proprio l’analisi delle dinamiche sociodemografiche e di invecchiamento della popolazione. Dalla raccolta e interpretazione dei dati relativi ai fenomeni sociali arriveranno quindi precise indicazioni per orientare al meglio i servizi alla popolazione maggiormente fragile. L’intento è quello di renderlo attivo già entro la fine di quest’anno.
L’utenza dei servizi sociali. Sono quasi 10.000 gli utenti dell’ambito, per la precisione 9.763. Di questi 7.190 nella sola Udine, che registra in proporzione il 10% in più di accessi rispetto ai comuni limitrofi. C’è quindi una maggiore fragilità socioeconomica e relazionale in città rispetto all’hinterland.
La metà delle persone che fruiscono dei servizi sociali udinesi sono adulti (50,08%), il 34,60% è over 65, il 15,31% è under 18. Sul totale dei residenti il pubblico più servito in proporzione è quello degli anziani, con un totale di 9,57% di persone in carico ai servizi sociali sul totale degli anziani residenti.
Rispetto al resto della Regione l’ambito del Friuli centrale riscontra uno dei dati più alti di popolazione servita: il 6,3% rispetto al totale. Un dato che viene superato solo dall’area del Noncello (6,9%) e che pareggia quello della Bassa Friulana (6,3%). In tutta la regione si può osservare una media di 5,2% di popolazione servita rispetto al totale.
Le risorse. L’impegno economico nell’ambito nella fornitura di servizi, interventi e prestazioni alla popolazione è per il 2022 di oltre 27 milioni di euro. Di questi il 35 % viene destinato all’area anziani, la stessa percentuale viene utilizzata per l’area minori e della famiglia, il 10% per gli adulti, il 18% per il funzionamento del servizio e il 2% residuo per altre spese.
Andando a scandagliare nel dettaglio i servizi nell’area dei minori ritroviamo il servizio socioeducativo territoriale, le rette di inserimento per i minori in comunità, il servizio sociopedagogico per famiglie vulnerabili, i contributi per l’abbattimento rette degli asili nido, il trasporto disabili, la promozione dell’affido e sostegno alle adozioni.
Le quote destinate all’area dell’utenza adulta invece vengono investiti per progetti contro la grave marginalità, gli albergaggi per persone in difficoltà, il fondo sociale dell’Ater, la mediazione interculturale e il tutoraggio economico, i progetti contro la devianza e il fondo per l’autonomia possibile. La stessa voce il fondo per l’autonomia possibile, sostiene la vita indipendente e la salute mentale anche degli anziani. In questo ambito troviamo anche le spese per l’amministratore di sostegno.
Il dettaglio. Per quel che riguarda l’area minori il maggior numero di famiglie servite afferisce all’abbattimento delle rette dei servizi di prima infanzia. A Udine sono 1.000 i nuclei che beneficiano dell’integrazione rette per l’accesso servizi prima infanzia, per il 35% della spesa totale destinata ai minori. Spese ingenti anche per le rette relative all’inserimento dei minori in comunità (35% del totale) e per il servizio socioeducativo territoriale (22%). I due servizi più utilizzati dall’area adulti riguardano l’abitare, con 231 persone servite a Udine e 238 nell’ambito e l’accompagnamento educativo. 123 gli utenti a Udine e 130 nell’ambito.
Le risorse maggiori sono destinate al sostegno alla vita indipendente (24%), all’abitare sociale (26%) e ai progetti contro la grave marginalità (15%). Infine per l’area anziani i contributi per le famiglie, che valgono il 71% della spesa vengono indirizzati a 88 famiglie udinesi e a 1411 dell’hinterland. 443 famiglie di Udine e 641 nei comuni limitrofi ricevono inoltre assistenza domiciliare. Il 27% delle risorse viene anche impiegato per la preparazione e la consegna dei pasti a domicilio.