Si è conclusa l’edizione 2023 del Digital Security Festival con numeri da record
Oltre 1.000 persone hanno partecipato agli eventi del Digital Security Festival, grande evento dedicato alla divulgazione della cultura e della sicurezza digitale, in programma dal 17 al 27 ottobre 2023 in 6 province del Friuli Venezia Giulia e del Veneto (Padova, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Vicenza). I numeri parlano chiaro: più di 60 relatori, nazionali e internazionali, 4 ospiti d’onore e 10 ospiti speciali. Trecentomila, invece, sono state le persone raggiunte dai post social e dalle campagne di comunicazione, con oltre 20.000 pagine web informative consultate sul sito ufficiale. Non è mancato il supporto delle istituzioni e delle associazioni, con più di 50 tra partner e patrocini che hanno dato valore alle 50 ore di eventi, online e in presenza. Il festival è stato accolto in location di pregio tra cui 3 palazzi storici, 2 spazi istituzionali e 4 strutture di eccellenza tecnologica.
Tra gli ospiti d’eccezione di questa quinta edizione ci sono stati Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, e Alessandro Musumeci, Capo della segreteria tecnica del Sottosegretario di Stato con delega alla transizione digitale, entrambi presenti all’inaugurazione del festival a Udine. A Padova il Digital Security Festival è stato ospitato nella cornice di “Le Village by CA Triveneto” dove, tra i vari relatori, Stefania Iannelli, manager di VMware, ha parlato di cyber security e intelligenza artificiale. A Vicenza, Piero Giacomelli, Group IT Manager di Fidia Farmaceutici, ha guidato un incontro intitolato “The dark side of LLM”. I Large Language Model, infatti, sono una delle frontiere più avanzate e promettenti dell’AI (intelligenza artificiale). Modelli potenti e promettenti, sono anche complessi e delicati perché richiedono una grande attenzione e responsabilità da parte di chi li usa o li crea. Nella tappa di Venezia, invece, la giornata si è aperta con l’intervento di Alessio Pennasilico, Partner, Information & Cyber Security Advisor presso Partners4Innovation, dal titolo “La gestione integrata delle crisi cyber: perché è necessario un approccio multidisciplinare?”.
Grazie alla loro presenza e ai loro interventi, hanno dato valore al Festival anche Gabriele Faggioli, presidente del Clusit – Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica – responsabile Scientifco dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, Alessandro Curioni, fondatore e presidente di DI.GI Academy, azienda specializzata nella sicurezza delle informazioni, consulente e formatore in ambito cybersecurity, docente all’Università Cattolica di Milano, consulente tecnico scientifco della “Leonardo Cyber & Security Academy” e Anna Vaccarelli, dirigente tecnologo dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR e membro del comitato direttivo di Women for Security. Ma fondamentale è stato anche il contributo di Igor Falcomata, CEO e Senior Security Consultant di Enforcer, si occupa di “ofensive security” da oltre 20 anni e ha al suo attivo centinaia di “penetration test”, analisi di rischio per aziende pubbliche e private, e Federica Maria Rita Livelli, consulente di Business Continuity & Risk Management.
«Il nucleo centrale di queste giornate è stata l’educazione alla consapevolezza sulla sicurezza cibernetica ‒ sottolinea Marco Cozzi, presidente del Digital Security Festival ‒. Ci siamo impegnati a promuovere una forma varia ed estesa di educazione per promuovere un’ampia comprensione rispetto a questo tema. La riduzione dell’analfabetismo digitale è fondamentale per creare le basi di una societa equa». Sulla stessa linea anche Gabriele Gobbo, cofondatore del Digital Security Festival: «è stata una edizione dei record e questo ci fa capire quanto il progetto sia utile e necessario, in un mondo che va verso la digitalizzazione estrema, ma che in pochi sanno guidare nel proprio quotidiano. Andare fra la gente a spiegare la sicurezza in modo semplice è una missione che non smetteremo mai di fare perché le persone hanno diritto alla conoscenza».
Lo slogan di questa quinta edizione è stato “illuminare la strada con la conoscenza”. Grazie alla divulgazione della cultura digitale e della consapevolezza sui rischi connessi è possibile imparare a proteggere i dispositivi a scuola, a casa e nelle aziende. Per questo il Digital Security Festival è dedicato sia ai cittadini che alle aziende, con diverse sessioni pensate anche per i genitori che vogliono tenere al sicuro i propri figli dalle storture digitali.