La Regione Fvg stanzia 10mila euro per progetti di prevenzione fenomeni mafiosi, ma intanto ad Aviano c’è chi nega lo spazio per commemorare Falcone e Borsellino

Sensibilizzare gli studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado del Friuli Venezia Giulia sulla prevenzione di fenomeni mafiosi e alla promozione della cultura della legalità. A questi temi è legato il bando approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza e alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti che destina all’operazione 10mila euro. Al di là della cifra forse inadeguata ma  a ben vedere altrettanti denari andrebbero destinati alla sensibilizzazione di altri soggetti, ad esempio quei commercianti di  Aviano (Pn)  che secondo fonti di stampa avrebbero respinto la richiesta di consentire   una manifestazione di Agende Rosse per il prossimo 23 maggio: giorno della strage di Capaci nella piazza (privata ma ad uso pubblico)  Falcone Borsellino della cittadina pedemontana pordenonese. Motivo del diniego con invito a scegliere una location meno centrale, perchè hanno sostenuto  che in centro ci sono i negozi e Palermo è lontana. Ovviamente poco hanno  considerato questi signori che quella piazza è dedicata proprio a Falcone e Bosellino e che Agende Rosse è associazione promossa dal fratello del giudice dilaniato da una bomba a Palermo. Certo Palermo e geograficamente lontana, ma come sappiamo la mafia è geograficamente molto vicina.  Ad intervenire sulla vicenda dalla propria pagina Facebook, la ex parlamentare di Sinistra Italiana Serena Pellegrino e la pentastellata di Aviano Eleonora Frattolin  che scrive: “Ho appena saputo che in una piazza privata (ad uso pubblico) intitolata a Falcone e Borsellino non sono gradite dal proprietario manifestazioni commemorative delle Agende Rosse e di Scorta Civica per non “infastidire i clienti” dei negozi e perché “Palermo è lontana”. #miseriaumanaassoluta  P.s.: arrabbiata è un eufemismo…  Sostegno agli amici delle Agende Rosse e di Scorta Civica!”

Vale la pena ricordare che quella piazza fu inaugurata nel 1996, era il  23 maggio, da  Rita Borsellino oggi compianta sorella del magistrato ucciso, da  Padre Ennio Pintacuda scomparso nel 2005  di cui si ricordano le sue numerose battaglie contro la Mafia che lo costrinsero a vivere scortato e il giudice Antonino Caponnetto, scomparso anche lui,  che guidò il Pool antimafia fino al 1990, il Pool ideato da Rocco Chinnici   del quale prese il posto dopo l’assassinio dello stesso. Accanto a sé chiamò Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Che dire oggi se non che quella piazza  forse non merita più di fregiarsi di quei nomi illustri.