Società Adriatica di Speleologia: parte la missione italo-francese Timavo System Exploration alla ricerca delle grotte nascoste

Da domenica 11 agosto la Società Adriatica di Speleologia di Trieste, in collaborazione con la squadra della Fédération Française d’Études et de Sports Sous-marins (FFESMM) di Marsiglia, riprende con rinnovato vigore le ricerche speleosubacquee nella grotta di Trebiciano, a Trieste. Si tratta della nona missione esplorativa denominata TSE Timavo System Exploration, volta a tracciare il misterioso percorso sotterraneo del fiume Timavo.

I risultati delle esplorazioni verranno comunicati in anteprima in occasione del convegno dal titolo “Timavo e grotte segrete”, organizzato dalla Società Adriatica di Speleologia in collaborazione con il Comune di Trieste, che si terrà il 21 settembre nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, al Porto Vecchio di Trieste.

Riprendono con rinnovato vigore da domenica 11 agosto le ricerche speleosubacquee nella grotta di Trebiciano, a Trieste. La Società Adriatica di Speleologia di Trieste in collaborazione con la squadra della Fédération Française d’Études et de Sports Sous-marins (FFESMM) di Marsiglia sarà impegnata nella nona missione esplorativa denominata TSE, Timavo System Exploration, volta a tracciare il misterioso tragitto sotterraneo del fiume Timavo.

Il percorso del programma esplorativo, iniziato nel 2013, riprende dunque dopo i clamorosi risultati del 2022, che hanno visto la forzatura del sifone di uscito dell’abisso di Trebiciano e la conseguente scoperta della Caverna Maucci. L’obbligato stop dell’estate 2023 a causa delle eccezionali avverse condizioni climatiche non ha modificato gli obiettivi ma li ha semplicemente posticipati a questa estate.

Il team di speleosub francesi, con il supporto logistico della SAS, riprenderà le esplorazioni a Trebiciano con l’intento di perseguire i due obiettivi principali che le parti organizzatrici si sono date. Il primo, il ritorno alla caverna Maucci (altrimenti detta dei mille sherpa), ripercorrendo il sifone di uscita di Trebiciano per quindi continuare ad esplorare il percorso del fiume sotterraneo che da esso riparte, puntando nella direzione della grotta Luftloch. In linea d’aria, la grotta Luftloch, il cui fondo è stato raggiunto per la prima volta dagli speleologi della SAS solo lo scorso marzo, si trova ad una distanza di circa 400 metri. Un tratto notevole se percorso in grotta e per di più immersi nelle torbide acque del Timavo.

Il secondo obiettivo che gli speleosub francesi si prefiggono è la continuazione dell’esplorazione del percorso sifonante immissario della caverna di Trebiciano. Quest’anno, riprendendo i percorsi già noti e tracciati con sagole in acciaio, sarà effettuata una topografia automatizzata mediante uno strumento di rilievo subacqueo che nelle intenzioni dovrebbe abbattere il problema della scarsissima visibilità delle acque Timaviche ipogee, fornendo nuove preziose informazioni sulla conformazione del percorso delle acquee che vanno dal Lago Timeus, passando per il Lago Boegan, fino alle nuove sale a pelo libero di questo lungo tratto di fiume.

Nel corso delle esplorazioni verrà inoltre effettuato un campionamento chimico-batteriologico, commissionato dall’Università di Trieste. Esso prevede una raccolta delle sabbie e acque della caverna Maucci a completamento dei già avviati prelievi svoltisi analogamente a Trebiciano e nella caverna Luftloch.

La possibilità inoltre di approfondire e migliorare il rilievo delle cavità coinvolte e del percorso del fiume e dei suoi sifoni, unitamente alla prospettiva esplorativa di chiudere l’anello creando un unico sistema Trebiciano-Maucci-Luftloch, viene vista come la principale opportunità per questa iniziativa. A prescindere dai risultati, TSE si pone come elemento di inclusione, vicinanza al territorio e base per studi ed approfondimenti di vari generi. In questi anni infatti non è mancato l’interessa da parte del dipartimento di matematica e geoscienze dell’Università di Trieste e delle amministrazioni locali coinvolte.

“TSE non è soltanto un’importante impresa esplorativa – ha sottolineato Marco Restaino, presidente della Società Adriatica di Speleologia di Trieste – ma anche un momento di aggregazione per la comunità speleologica locale. I successi esplorativi sono il frutto della collaborazione tra persone e gruppi”.

TSE 2024 prevede la partecipazione di sette speleosub francesi, cinque dei quali si cimenteranno nelle immersioni sotterranee mentre due fungeranno da supporto esterno, posizionati sul fondo dell’abisso di Trebiciano. Ai francesi si affiancherà una nutrita squadra di speleologi della Società Adriatica di Speleologia, che si occuperà di tutta la logistica relativa alla missione. E’ inoltre prevista la partecipazione di numerosi speleologi di altre società sia italiane che slovene, che assieme alla SAS gestiranno la parte più faticosa dell’impresa, ovvero il trasporto dei pesanti materiali necessari per le immersioni a più di 300 metri di profondità. A contorno, sarà presente una poderosa macchina logistica che prevede una doppia comunicazione con l’esterno dal fondo dell’abisso (wi-fi ed elettromeccanica) ed una presenza giornaliera e di supporto alle operazioni sia in profondità che in superficie con tutte le necessarie autorizzazioni e premure volte alla sicurezza, alla collaborazione ed alla condivisione dei risultati e delle esperienze.

Durante la settimana esplorativa saranno svolte quotidiane doppie immersioni, a dimostrazione della volontà di SAS e FFESSM di perseguire gli obbiettivi. TSE si concluderà il 17 agosto con il recupero dei materiali, una breve cerimonia con posa di una targa a ricordo della impresa del 2022 e la consueta cena conviviale. Il team francese ripartirà alla volta di Marsiglia domenica 18 agosto.

I risultati dell’esplorazione TSE 2024 verranno resi noti in esclusiva in occasione del convegno dal titolo “Timavo e grotte segrete”, organizzato dalla Società Adriatica di Speleologia in collaborazione con il Comune di Trieste, che si terrà sabato 21 settembre nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, nel suggestivo Porto Vecchio di Trieste.