Sviluppo rurale e della montagna, delegazione Marocco all’Ateneo di Udine
Un confronto e una condivisione delle esperienze sulla ricerca delle migliori strategie per lo sviluppo del territorio rurale e delle aree montane. Questo il tema al centro della visita di una delegazione di funzionari e tecnici del Regno del Marocco all’Università di Udine, dove hanno incontrato docenti esperti sui problemi della montagna del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali. La delegazione era composta da 12 dirigenti del Ministero dell’agricoltura del Paese nordafricano e degli assessorati dell’agricoltura delle regioni Béni Mellal – Khénifra e Oriental, guidata dal capo del servizio di partenariato, Elbezzaz Nahid.
Sono stati analizzati alcuni progetti di ricerca e programmi di formazione del Dipartimento, inseriti nel contesto delle attività dell’Ateneo friulano nell’ambito del sistema della ricerca in regione. In particolare, sono stati discussi i temi: della gestione forestale nelle proprietà private del Friuli Venezia Giulia, della gestione e conservazione della fauna selvatica per lo sviluppo sostenibile della montagna, del sostegno del comparto zootecnico montano, dello sviluppo della didattica e ricerca per lo sviluppo multifunzionale e integrato della montagna, di nuovi modelli di sviluppo nell’interdipendenza uomo-animale-ambiente.
L’incontro è parte di un intenso programma di appuntamenti che la delegazione sta avendo in Friuli Venezia Giulia con enti e istituzioni che si occupano di sviluppo rurale e montano, fra cui: Regione, Anci Fvg, Unione nazionale comuni comunità enti montani del Fvg; Gruppo di azione locale delle Valli del Torre e Valli del Natisone e Montagna Leader, Parco Dolomiti friulane.
Durante il meeting, coordinato dal direttore del Dipartimento Edi Piasentier, i componenti della delegazione del Regno del Marocco hanno dialogato con: Giorgio Alberti, delegato dell’Ateneo per l’internazionalizzazione e docente di Selvicoltura; Stefano Filacorda, docente di ecologia della fauna selvatica; Stefano Bovolenta, docente di Zootecnia; Ivana Bassi, docente di Economia rurale e montana; Lucia Piani, docente Economia ambientale.
L’appuntamento è stato promosso da Marco Manetti, esperto in sviluppo del territorio rurale (Ginger-Sofreco), che appoggia il Ministero nella preparazione per la messa in opera del Programme d’appui au développement territorial au royaume du Maroc (Padt). Il piano è stato sviluppato nel Quadro unico di sostegno per l’assistenza dell’Unione europea al Marocco.
L’obiettivo è il miglioramento sostenibile delle condizioni di vita e la riduzione delle disparità territoriale e sociale nelle zone rurali e di montagna. L’importo totale del contributo del bilancio dell’Unione europea è di 50 milioni di Euro. Il programma comprende un sostegno al bilancio e un sostegno complementare attraverso l’assistenza tecnica all’attuazione del Padt in due regioni pilota: Beni Mellal-Khénifra e l’Oriental.
Gli ingegneri agronomi della delegazione, formati dal sistema di istruzione superiore agricola del Regno del Marocco che riunisce istituzioni di fama come l’Institut Agronomique et Vétérinaire Hassan II a Rabat e il suo Complesso Orticolo ad Agadir, l’École Nationale de l’Agriculture de Meknès e l’École Nationale Forestière d’Ingénieurs de Salé (ENFI de Salé), hanno preso parte con interesse alla discussione traendo elementi di comparazione e spunti utili alla promozione di un approccio di sviluppo integrato, volto a ridurre le disparità territoriali e sociali e a migliorare le condizioni di vita nelle zone rurali e montane svantaggiate del Marocco. L’incontro si è concluso con l’auspicio di sviluppare nel prossimo futuro fattivi rapporti di collaborazione con l’Università di Udine.