Tassa sul gancio di traino fantasma. Trovata la soluzione pilatesca: annullare la cartella perdendo ore all’agenzia dell’entrate… complimenti

In una nota i consiglieri di Fedriga presidente commentano la notizia secondo cui sarà possibile per i contribuenti di richiedere l’annullamento degli accertamenti ricevuti nelle scorse settimana e inviati dall’Agenzia delle Entrate. Cartelle riferite al mancato pagamento della tassa sul gancio di traino anche in assenza dello stesso. Le cartelle potranno essere annullate recandosi negli uffici dell’Agenzia delle Entrate con il libretto di circolazione dei mezzi e dimostrando l’inidoneità o la rinuncia al traino. Tutto bene quindi? Manco per sogno dato che ancora una volta si scaricano sul contribuente le assurdità partorite da un sistema che vede il contribuente come un suddito che deve direttamente riparare alle malefatte della pubblica amministrazione. La soluzione di annullare in toto le cartelle e riemetterle dopo aver attuato direttamente i controlli, magari in sede di revisione dei veicoli,  manco è stata accarezzata. Facile chiedere soldi e pretendere che siano i cittadini ad attivarsi come se le ore perse non avessero un valore. Fra l’altro il trucco è palese, vista la somma di circa 50 euro richiesta, saranno in molti a pagare pur di non dovere sobbarcarsi il calvario della visita di persona all’agenzia delle entrate.

 

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