Teatro-concerto a Sacile per Scenario d’Estate: Hemingway tra le lagune venete e Cuba

FOTO di scena dello spettacolo: Giovanni Giusto e Cecilia Prosperi (da archivio Teatro di Pazzi)

Prosegue a Sacile, nella location all’aperto di Corte Ragazzoni (in caso di maltempo, al Teatro Ruffo) il calendario di “Scenario d’Estate”, rassegna promossa dal Piccolo Teatro Città di Sacile in sinergia con l’Amministrazione comunale, per il palinsesto di eventi di “Sacile è… Estate”, con il sostegno della Fondazione Friuli, in collaborazione con le Associazioni del territorio e il contributo di Banca di Cividale.
Per l’appuntamento di giovedì 13 luglio alle 21.15, il Teatro di Pazzi di San Donà di Piave presenta la pièce “Hemingway tra le lagune venete e Cuba”, teatro-concerto a cura di Giovanni Giusto con l’attrice Cecilia Prosperi e con la band formata da Rita Bincoletto, canto, Alvise Stiffoni, violoncello, Diego Vio, chitarra.
Si tratta di una messa in scena originale, nella quale il racconto dello spettacolo si intreccia con quello della vita di Hemingway, in forma mista tra il reading, la narrazione e il concerto teatrale, impreziosito da un raffinato repertorio musicale.
Pochi scrittori del Novecento hanno ottenuto fama e riconoscimenti come Ernest Hemingway. A renderlo una figura emblematica e leggendaria sono state tanto le sue opere quanto la sua “vita spericolata”, trascorsa per più di un decennio fra la laguna veneta e Cuba. Fin dagli inizi della sua carriera Hemingway intreccia con il Veneto un rapporto speciale: è qui infatti che viene ferito durante la Prima Guerra Mondiale, ed è sempre qui che, trent’anni dopo, avviene il fatidico incontro con la giovane Adriana Ivancich, destinata a diventare sua musa e amante, immortalata nel romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, che l’autore vergò nella residenza di Finca Vigía, vicino a L’Avana, ricordando l’ultimo idillio veneziano. È infatti la loro intensa storia d’amore clandestina (soprattutto per la giovanissima età di Adriana, oltre che per la posizione altolocata della famiglia, appartenente alla nobiltà veneziana), il vero filo conduttore dello spettacolo: un legame importante, che riuscì a ravvivare la creatività di Hemingway (che da quasi dieci anni non pubblicava più nulla), fino a riportarlo alla scrittura, con la stesura di un capolavoro come “Il vecchio e il mare” e la vittoria del Premio Nobel.