Teatro La Contrada: Collettivo YoY “Dialoghi con l’arte”
Portare la danza nei luoghi d’arte, per farla dialogare con spazi inediti, con nuove contaminazioni musicali e con l’arte contemporanea stessa: è l’idea del progetto “Dialoghi con l’arte” del collettivo YoY, composto dai danzatori e coreografi Emma Zani e Roberto Doveri e dal compositore Timoteo Carbone, protagonisti del quarto appuntamento di VETTORI 2023 – Residenze Artistiche del Teatro La Contrada, reso possibile dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal MiC – Ministero della Cultura, in collaborazione con il Comune di Trieste.
Gli artisti presenteranno al pubblico il percorso sviluppato nelle settimane di residenza alla Contrada domani, giovedì 15 giugno, alle ore 18 al Teatro dei Fabbri, nell’evento collaterale “La danza che conquista gli spazi”, una conversazione con il danzatore e coreografo Corrado Canulli e gli interventi fuori dal coro della direttrice del Teatro La Contrada Livia Amabilino e Mario Bobbio (l’evento del 15 giugno sarà trasmesso anche in streaming al link www.youtube.com/watch?v=zcfCk1hgge4 )
La restituzione aperta al pubblico di “Dialoghi con l’arte”, con ingresso gratuito, avverrà invece lunedì 19 giugno alle ore 18 al Teatro Orazio Bobbio di Trieste (per prenotare scrivere a contrada@contrada.it o telefonare al numero 040 948471).
Durante la residenza la ricerca di YoY si è concentrata sul trovare e sperimentare diverse possibili vie per unire i tre capitoli del progetto “Dialoghi con l’arte”, ovvero “Meraki”, “Fiori assenti” e “Inesorabilmenteunavia”, già messi in scena anche alla Reggia di Caserta e al Teatro di Anghiari, in provincia di Arezzo. «Ad oggi i vari capitoli si presentano come stanze singole che propongono un tema e un racconto che ha inizio da un’opera specifica», spiegano gli artisti. «In questa residenza il nostro intento è quello di trovare il colore, il suono e il movimento dei “corridoi” che andranno a legare le tre performance, per proporre un’esperienza e un viaggio attraverso colori, sonorità e qualità di movimento differenti che siano legati tra loro dal profumo di un percorso. Come ogni capitolo anche i “corridoi” hanno una loro identità e questo è ciò che intendiamo sviluppare, sia a livello musicale ricercando un ambiente sonoro che riesca a legare le tre performance, sia per quanto riguarda la composizione coreografica».
YoY è un giovane collettivo nato nel 2020, un progetto che fonde danza, musica e arte contemporanea, alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive. Nel 2021, con il progetto “Meraki”, partecipa a vari Festival tra cui Festival Face Off a Grosseto, Festival Effetto 48 a Panicale (PG). Numerosi i bandi vinti per residenza artistiche presso importanti centri tra cui il Parc Performing Arts di Firenze, Opus Ballet di Firenze, Circuito CLAPS Brescia e Giardino Chiuso di San Gimignano (AR). Nel 2022 Il lavoro “Fiori Assenti” viene presentato al Fuori Formato Festival di Genova, al Festival Nutida di Scandicci (FI) e al Festival RAAA di Brescia. YoY partecipa inoltre al Foligno Danza Festival con “Meraki”. Sempre nel 2022 viene selezionato per partecipare al progetto di valorizzazione culturale della Reggia di Caserta dove presenta per la prima volta i tre capitoli del progetto “Dialoghi con l’arte”.
“DIALOGHI CON L’ARTE” COLLETTIVO YoY
Restituzione aperta al pubblico: 19 giugno 2023 ore 18, Teatro Orazio Bobbio – Trieste
Coreografia e Interpretazione: Emma Zani E Roberto Doveri
Musiche: Timoteo Carbone, Stefano Taglietti Per “Inesorabilmenteunavia”
Elemento Scenico per “Fiori Assenti”: Albano Morandi
Costumi: Hache Official
In collaborazione con: Meccaniche Della Meraviglia
Con il Sostegno di: Parc Performing Arts Research Center/Fondazione Fabbrica Europa, Stazione Utopia, Intercettazioni – Centro Di Residenza Artistica Della Lombardia/Circuito Claps E Anghiari Dance Hub (Produzione “Inesorabilmenteunavia”)
Evento collaterale: 15 giugno 2023 ore 18, Teatro dei Fabbri – Trieste: conversazione “La danza che conquista gli spazi” con collettivo YoY, il coreografo e danzatore Corrado Canulli e la direttrice del Teatro stabile La Contrada Livia Amabilino