Torna al Friuli Venezia Giulia il premio internazionale della Società Meteorologica Europea (EMS) sulla sensibilizzazione e comunicazione
Torna al Friuli Venezia Giulia il premio internazionale della Società Meteorologica Europea (EMS) sulla sensibilizzazione e comunicazione “EMS OUTREACH & COMMUNICATION AWARD 2019”. Viene assegnato alla giornalista e scrittrice Elisa Cozzarini e a Legambiente FVG, per il progetto realizzato 2 anni fa su “Comunicare il cambiamento climatico”. Nel 2009 il riconoscimento era andato a Marco Virgilio di Telefriuli. “Elisa Cozzarini, – dichiara Sandro Cargnelutti Presidente di Legambiente FVG – ha saputo coinvolgere scienziati, ambientalisti, scrittori, insegnanti, studenti, esperti di varie discipline e, in generale, cittadini integrando documentari disponibili in italiano con sottotitoli in inglese e sloveno a conferenze, escursioni ed eventi divulgativi di vario genere.
I materiali video sono naturalmente a disposizione delle scuole, dei giovani e dei cittadini interessati. Sono informazioni utili perché contestualizzano gli effetti del cambiamento climatico al territorio regionale.” «È un onore ricevere questo riconoscimento, – commenta Elisa. – Ci spinge a continuare sulla strada della comunicazione e sensibilizzazione, vista l’urgenza del problema. Negli ultimi mesi abbiamo visto acuirsi i segnali della crisi climatica: lo scorso autunno la tempesta Vaia ha devastato i boschi del Nordest e, nel mese di giugno, un’ondata di caldo eccezionale ha colpito l’Europa con valori di temperatura in alcuni casi senza precedenti (ad esempio nell’Italia nord occidentale o nella Francia meridionale).
Nel frattempo è nato anche il movimento degli studenti, i Fridays For Future Italia. Siamo al loro fianco per chiedere che si decida di agire prima che sia troppo tardi» Con il progetto Comunicare il cambiamento climatico è stato premiato in particolare l’impegno di tante persone con competenze diverse in un unico progetto e l’utilizzo di differenti modalità di comunicazione, per ampliare il più possibile il coinvolgimento dei cittadini e in particolare dei giovani.
Sono tantissime le persone che, a vario titolo, hanno dato un contributo al progetto: Renato R. Colucci, glaciologo del Cnr, Filippo Giorgi dell’ICTP, Paola Del Negro dell’Ogs, Sandro Carniel, oceanografo del Cnr, il diplomatico Grammenos Mastrojeni, lo scrittore Bruno Arpaia, autore del primo romanzo di climate fiction in Italia, il geologo Giorgio Fontolan, il naturalista Stefano Sponza e la geologa Annelore Bezzi dell’Università di Trieste, il botanico Francesco Boscutti dell’Università di Udine, Fabio del Missier, docente di Psicologia, e Giovanni Bacaro, docente di botanica, dell’Università di Trieste. Accanto a loro, moltissimi volontari e attivisti di Legambiente. Sempre sul tema, Legambiente FVG, ha chiesto alla Regione di mettere in cantiere la redazione del piano di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici, parte integrante e fondamentale della strategia di sviluppo sostenibile della nostra Regione. Un piano che dovrebbe contenere ricadute concrete nel breve, medio e lungo periodo e orientare le scelte di politica economica e territoriale in Regione.
Un piano che richiede una visione chiara sul futuro.