Triland di Eleonora Pannunzi, mostra fotografica presso l’ex valico di Coccau, oggi museo della dogana
Presso l’ex valico di Coccau, oggi museo della dogana è visibile dal 29 aprile prossimo, la mostra fotografica TRILAND, progetto della fotografa documentarista Eleonora Pannunzi: un’indagine visiva che si dirama lungo le coordinate del triplice confine, con l’intento di esplorare il significato di confine e la complessità di vivere in un’area di frontiera che unisce tre Paesi.
Il vernissage si terrà il 26 aprile 2025, con apertura al pubblico a partire dal 29 aprile 2025, presso il Museo della Dogana di Coccau, un luogo storico recentemente riqualificato, che un tempo rappresentava uno dei principali valichi della zona. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, le parole del Sindaco Renzo Zanette: «Questa iniziativa rappresenta non solo un’importante tappa nella valorizzazione del nostro patrimonio storico, ma anche un’opportunità per riscoprire l’identità di confine che ha segnato profondamente la nostra comunità. Il Museo della Dogana di Coccau torna a vivere come luogo di memoria e dialogo culturale, aperto a tutti.»
La mostra si svolgerà nelle sale interne del museo e includerà un’installazione outdoor che animerà i caselli della vecchia frontiera, creando un ponte simbolico tra gli spazi del museo e l’ambiente naturale, stimolando la riflessione sul concetto di confine.
«Siamo onorati di promuovere – dichiara la Vice Sindaco Serena De Simone – un progetto che interpreta ciò che più ci caratterizza: il confine, l’incontro tra culture, la ricchezza della nostra identità. TRILAND propone una riflessione visiva e concettuale sul significato di confine, non come linea di separazione ma come spazio di dialogo, incontro e possibilità.»
TRILAND è il risultato di tre anni di ricerca sul campo, durante i quali Eleonora Pannunzi ha esplorato le sfumature del paesaggio e della vita in una zona di frontiera. Le sue fotografie raccontano questo limite non come una linea rigida, ma come uno spazio di incontro e trasformazione, un’intersezione fluida tra culture, persone e storie. Il progetto tenta di sollevare la domanda: Cosa siamo realmente quando ci troviamo di fronte a un confine? Il lavoro si inserisce nel percorso dell’autrice, segnato da un interesse profondo per il confine inteso sia come luogo fisico che simbolico, e affronta le dinamiche di identità, separazione e connessione che definiscono l’esperienza umana, sia individuale che collettiva.
La mostra, promossa dal Comune di Tarvisio, è stata co-curata da Simone Cerio, direttore di Contesto Lab, organizzata in collaborazione con il collettivo fotografico GAZE (www.gaze-collective.com), di cui Eleonora Pannunzi è co-fondatrice. A potenziare l’esposizione, un testo introduttivo di Monica Pascoli, ricercatrice e docente dell’Università di Udine, che approfondisce le dinamiche culturali e identitarie circa i confini.
Il 2025 è un anno particolarmente significativo per il Friuli Venezia Giulia, con Gorizia e Nova Gorica designate Capitale della Cultura Europea. In questo contesto, il Comune di Tarvisio sceglie di promuovere un progetto che affronta temi universali di fraternità e dialogo tra popoli, usando il linguaggio visivo dell’arte per riflettere sulle sfide e le opportunità dei confini geopolitici.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 21 settembre 2025, data simbolica che coincide con la Giornata Internazionale della Pace, offrendo una riflessione sul superamento dei confini geopolitici e sulla costruzione di legami tra le persone.

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INFORMAZIONI
Quando: Vernissage 26 aprile 2025 ore 17:00 | Apertura al pubblico dal 29 aprile 2025
al 21 settembre 2025.
Dove: Museo della Dogana di Coccau, Tarvisio (UD)
Apertura mostra:
MAGGIO, GIUGNO E SETTEMBRE: Venerdì e sabato 09:00 – 12:30 / 14:00 – 16:30
LUGLIO E AGOSTO: Martedì e giovedì 10:00 – 14:00 | Venerdì e sabato 09:00 – 12:30 14:00-16:30
Contatti per info e prenotazioni:
Email: museo.dogana@comune.tarvisio.ud.it
Tel: 0428 820415