Udine, Camera di Commercio: Business meets future al via con la firma dell’Alpe Adria Paper
I rappresentanti degli imprenditori friulani ed europei hanno firmato un documento di azione comune per la promozione internazionale della giovane impresa e della cultura d’impresa
Con la firma dell’Alpe Adria Paper, documento comune di azioni in tema di promozione e sviluppo delle imprese giovanili, si è aperto questa mattina (venerdì 18 ottobre) Business Meets Future, giornata di confronto tra giovani imprenditori d’Europa, in particolare dall’Alpe Adria, e incontri internazionali d’affari “one to one”. Il documento, così come l’intero evento, sono stati promossi dal Comitato giovani imprenditori della Camera di Commercio di Pordenone-Udine proprio per creare le basi di un confronto internazionale sul tema e una linea d’iniziative comuni per accrescere la cultura d’impresa tra i giovani europei.
Tra i presenti e firmatari, provenienti da vari Paesi, anche Andrea Gelfi, presidente di Jeune, l’associazione che riunisce i giovani imprenditori d’Europa, che oggi pomeriggio ne presiederà l’assemblea generale, per la prima volta proprio a Udine, in parallelo agli eventi del pomeriggio, portando il documento all’attenzione di tutti.
I punti inseriti nel paper, che è stato introdotto da Alessandro Tollon in rappresentanza della giunta camerale e presentato dal presidente del Comitato camerale Fabio Passon, riguardano in particolare il rapporto tra preparazione scolastica e impresa, con la necessità di ridurre il gap esistente tra mondo della formazione e quello del lavoro. L’impegno è quello di attivarsi per più efficaci forme di orientamento al lavoro e alternanza scuola-lavoro, anche possibilmente a livello transnazionale per favorire l’internazionalizzazione. Inoltre, per incentivare la cultura d’impresa, il documento prevede l’impegno a organizzare iniziative con le scuole e nelle scuole per favorire la diffusione dell’autoimprenditorialiatà come opportunità concreta per il futuro. In parallelo, il paper esplicita l’esigenza di accrescere anche la formazione degli imprenditori stessi, che devono essere oggi quanto mai preparati per rispondere alle esigenze sempre più complesse dell’economia e del mercato, ma anche e soprattutto alle opportunità offerte (e ai rischi connessi) dalle nuove tecnologie, su cui sono imprescindibili formazione e aggiornamento continui. Uno dei punti fondamentali del documento riguarda anche la necessità di sostenere l’imprenditoria come mezzo per promuovere lo sviluppo sostenibile, andando verso un modello di economia circolare che, nella considerazione di tutte le fasi – dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita – sappia limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e minimizzare scarti e perdite, ponendo attenzione alla prevenzione delle esternalità ambientali negative e alla realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale.