Udine: Novità sui futuri contratti dei civici musei

Al momento si tratta solo di un atto di indirizzo, ma l’intenzione del Comune è chiara: gli operatori culturali esterni che lavorano presso i musei cittadini potranno avere in futuro condizioni di lavoro migliori. Questo perché la Giunta comunale, su proposta dell’Assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone, ha approvato una istruttoria affinché la base d’asta per l’appalto della gestione dei musei preveda l’applicazione del contratto nazionale Federculture. I lavoratori che verranno coinvolti in futuro rispetto al contratto sono quelli che operano nei Civici Musei, in Castello, a Casa Cavazzini e al Museo di Storia Naturale. Un passaggio storico per una trentina di operatori addetti ai vari servizi ed in particolare all’accoglienza, biglietteria, gestione dei bookshop, custodi, supporto ai conservatori, bibliotecari e impiegati per i quali l’amministrazione espleta apposite gare per l’appalto o la concessione dei servizi. “Cogliendo la novità del codice degli appalti“ spiega l’Assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone “abbiamo voluto dare un chiaro segnale anche politico. Nonostante il contratto Federculture sia più oneroso per le casse del Comune, il nostro obiettivo è che le ditte coinvolte nella fornitura dei servizi garantiscano condizioni normative ed economiche migliori ai lavoratori. Il contratto collettivo nazionale in questione infatti è quello più attinente agli operatori museali, rispetto al contratto applicato attualmente applicato. Con questa istruttoria vogliamo mettere al centro il lavoro di qualità e la dignità delle persone. E’ infatti l’opzione migliore possibile”. I rappresentanti di Confcooperative Alpe Adria e Legacoop FVG, Paola Benini e Paolo Felice, sentiti sul tema, accolgono con favore la ratio dell’atto di indirizzo emanato dalla giunta comunale, che punta alla valorizzazione delle importanti professionalità degli operatori museali, rendendo merito alle competenze e all’esperienza, anche dal punto di vista economico. Il contratto di lavoro specifico per il settore culturale disciplina la categoria dei lavoratori dei musei, sia dal punto di vista economico che professionale. A partire dal prossimo anno quindi, tutte le gare per l’affidamento di servizi culturali nei Musei Civici dovranno indicare l’applicazione del contratto nazionale del lavoro stipulato tra Federculture e le organizzazioni sindacali nazionali più rappresentative.