Udine: si frattura la gamba, l’ambulanza arriva dopo due ore e mezzo, l’episodio domenica 18 dicembre
L’inquietante fatto di cronaca è avvenuto il18 dicembre scorso ma se e avuto notizia solo oggi a seguito del deposito di una interrogazione alla giunta regionale da parte del consigliere Walter Zalukar che giustamente segnala ogni sorta di malfunzionamento, e sono tanti, della sanità regionale i particolare nel soccorso. Il fatto è successo a Basaldella, periferia di Udine, lo scorso 18 dicembre.
Questo il racconto della vittima: “Domenica verso le 11.45, mentre terminavo un lavoro da mia cugina, scendendo da una scala di ferro, quando mancavano gli ultimi due scalini, la scala scivola e sposta un mattone che teneva chiusa la porta, e ci casco sopra di peso, con il ginocchio e quindi dico a mia cugina di chiamare l’ambulanza perché sapevo di aver rotto il ginocchio. Dopo due tentativi, risponde un’operatrice e dice a mia cugina che devo aspettare perché non c’erano ambulanze. Dopo un’ora, mia cugina richiama, e come risposta dicono che dobbiamo noi sollecitare. Finalmente alle 14.10 arriva l’ambulanza e mia cugina ha spiegato la situazione, e come risposta hanno detto, noi eravamo libere in giro. Io comunque sono stata a terra seduta sul cemento, molto dolorante per ben 2 ore e 30. Poi mi hanno ricoverata e operata mercoledì sera.” (lettera firmata).
Una testimonianza a dir poco sconcertante, quasi incredibile, chiosa Zalukar, per cui ho fatto un’interrogazione alla Giunta e ho trasmesso la segnalazione all’Assessorato alla Salute e all’Ufficio rapporti con il pubblico per avere i dovuti chiarimenti, in quanto pare inaccettabile che una persona a terra sul cemento con un ginocchio fratturato, quindi senza potersi muovere e assai sofferente, sia stata lasciata senza soccorso per due ore e mezza alla periferia di Udine, a meno di 8 km dall’ospedale. E da quanto riferito alla signora dall’equipaggio dell’ambulanza poi intervenuta, sembra che i mezzi di soccorso fossero liberi e operativi. Finora nessuna risposta, né dall’Assessorato, né dall’Azienda sanitaria udinese.