Unicef, dopo 6 mesi di guerra in Ucraina: i bambini devono essere protetti
di Redazione ·
Da quando la guerra si è intensificata sei mesi fa, le Nazioni Unite hanno verificato che quasi mille bambini in Ucraina sono stati uccisi o feriti dalle violenze da febbraio. Questo significa: una media di circa cinque bambini uccisi o feriti ogni giorno dall’inizio della guerra; 362 bambini uccisi, di cui 149 bambine, 175 bambini e 38 di cui non si conosce il sesso; 610 bambini feriti, di cui 172 bambine, 236 bambini e 202 di cui non si conosce il sesso. Il numero reale, denuncia l’UNICEF, è probabilmente molto più alto. Nelle aree con intense ostilità recenti o in corso, le segnalazioni sono ancora in fase di verifica. Questo è particolarmente il caso delle aree delle regioni di Donetsk, Luhansk e Kharkiv, dove i combattimenti sono ancora in corso. La maggior parte delle vittime civili registrate dalle Nazioni Unite, comprese le uccisioni e le menomazioni di bambini, sono state causate dall’uso di armi esplosive in aree popolate, compreso l’uso di attacchi aerei, missili o artiglieria pesante. Per i bambini, l’impatto delle armi esplosive è particolarmente devastante. I bambini sopravvissuti spesso subiscono danni fisici e psicologici sconvolgenti. Alcuni possono perdere la vista, l’udito o gli arti. Quasi tutti avranno bisogno di un sostegno psicosociale critico e prolungato. Le armi esplosive infliggono gravi danni ai bambini anche indirettamente. Soprattutto nelle aree popolate, le armi esplosive distruggono anche strutture e infrastrutture vitali, come le condutture idriche, le infrastrutture elettriche, le strutture igienico-sanitarie, gli ospedali e le scuole, escludendo i bambini dai servizi essenziali. Mentre il popolo ucraino e la comunità internazionale segnano i sei mesi di escalation della guerra, l’UNICEF invita gli Stati membri dell’ONU e i partner umanitari a utilizzare ogni mezzo disponibile per proteggere i bambini in Ucraina e a raddoppiare gli sforzi per garantire la fine della guerra. L’UNICEF chiede alle parti in conflitto e a coloro che le sostengono di porre fine alle ostilità in Ucraina e contribuire a garantire la protezione di tutti i bambini dalle violenze. I bambini hanno bisogno che questa guerra finisca e che ci sia una pace duratura per ritrovare la loro infanzia, tornare alla normalità e iniziare a riprendersi. Chiede inoltre di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, compresi, ma non solo, i principi di distinzione e proporzionalità, e prendere tutte le precauzioni necessarie per proteggere la popolazione civile e gli oggetti civili, compresi i bambini e le strutture e infrastrutture critiche su cui fanno affidamento. E ancora di ridurre al minimo il rischio di uccidere e mutilare i bambini, anche evitando l’uso di armi esplosive nelle aree popolate e attraverso lo scambio di buone pratiche sulla strategia e sulle tattiche per portare i combattimenti attivi al di fuori delle aree urbane o fortemente popolate. Infine l’UNICEF chiede di proteggere i bambini nelle scuole dagli attacchi durante il conflitto, anche attraverso l’approvazione della Dichiarazione sulle scuole sicure e, per le parti che l’hanno già approvata, la piena e coerente attuazione della Dichiarazione. L’UNICEF si dice pronto a collaborare con tutte le parti in conflitto e le esorta ad adottare misure per proteggere meglio i bambini e a collaborare con tutti gli Stati membri per prevenire e porre fine alle gravi violazioni contro i bambini, in Ucraina e in tutti i conflitti. L’UNICEF rimane impegnato a svolgere questo lavoro in conformità con i principi umanitari: umanità, imparzialità, neutralità e indipendenza.