Interrogazione urgente dalle opposizioni a Udine sulla condizione della società di trasporti Arriva
I sottoscritti consiglieri comunali,
Preso atto dalla stampa della difficile situazione denunciata in questi mesi dalle organizzazioni sindacali delle lavoratrici e lavoratori di Arriva Udine (ex Saf) in merito alla situazione del personale dell’azienda e del servizio fornito alla cittadinanza, ovvero
– Carenza di personale in perenne sotto-organico (circa il 10 % in meno)
– Licenziamenti, soprattutto dimissioni di personale con anzianità ultra ventennale
– Turni spalmati 6 giorni su 7 e comprensivi di diverse ore di straordinario (anche 12 h al giorno)
– Riduzione dello stipendio, comunque già poco adeguato anche ad un crescente costo della vita e al lavoro svolto per professionalità e impegno in termini di rapporto tra lavoro e vita privata
– Ulteriore taglio delle ferie, comunicato un paio di settimane fa dall’azienda (già nel 2014 ci fu l’intervento del prefetto per la cronica carenza di personale)
– Corse tagliate e già ridotte rispetto al passato (ad es. la linea 1 urbana, la cui frequenza è di 9 minuti con i precedenti 7 minuti)
– Subappalto di molte corse extraurbane e di una parte delle officine di riparazione e di manutenzione dei mezzi presso la sede di Arriva Udine in via del Partidor 13 a Udine
Appurato che da parte delle organizzazioni sindacali è già stato deciso lo stato di agitazione dopo l’incontro avuto in data 18 novembre u.s. con la società e che, in mancanza di risposte, è probabile l’indizione di uno sciopero;
Preso atto che il comune di Udine detiene il 21,02 % delle quote di Arriva Udine S. P. A. ed esprime il vicepresidente, dott. Massimiliano Marzin, del Cda, nonché beneficia annualmente di entrate da dividendi (il dividendo da esercizio 2019 è stato pari a 706.289,04 euro, nel 2020 647.431,62 euro, nel 2021 88.286 euro, nel 2022 zero euro);
Rilevato che il comune di Udine ha, in più occasioni, annunciato di voler istituire un servizio di corse garantito da bus navette a nord e a sud del centro storico;
Considerata l’assoluta importanza che riveste il servizio di trasporto pubblico per la comunità di Udine e di tutto il Friuli, a cominciare dalla cosiddetta utenza debole, per i collegamenti con i servizi fondamentali garantiti a chi abita nei quartieri periferici e nei comuni limitrofi alla città;
Considerato che un servizio non all’altezza ha ricadute negative nella promozione di una mobilità sostenibile in quanto alternativa all’uso dell’auto privata;
Auspicato, anche se ora non si intravvedono spiragli di risoluzione, che questa situazione venga positivamente risolta a favore dei lavoratori e del servizio, e che questo non sia un segnale di disimpegno da parte di Arriva verso Udine e il Friuli;
INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA
Per sapere come mai non sono intervenuti, anche nei confronti della Regione, di fronte a questa grave condizione denunciata in questi mesi dalle organizzazioni sindacali e dalle lavoratrici e dai lavoratori di Arriva Udine (ex Saf) in merito alla situazione lavorativa del personale dell’azienda e del servizio fornito alla cittadinanza;
per sapere cosa intendono fare di fronte a questa grave situazione;
per sapere se il servizio di corse garantito da bus navette verrà effettuato, se sarà garantito da personale neoassunto o in straordinario e che tipo di frequenza avrà, a garanzia di efficienza e sicurezza, con certezza di riposi, ferie e orari rispettosi delle norme in vigore.