Nuovo appello in difesa del lago di Cavazzo: colpevolmente sordi i governanti regionali

Francescino Barazzutti e il Comitato tutela acque del bacino montano del Tagliamento non demordono e rinnovano in questo fine agosto l’appello in difesa del lago di Cavazzo. Si legge nell’appello: “basta violentare il lago, la sua valle, la sua gente! è il forte e accorato grido che si innalza dalla valle del lago, scende verso la pianura friulana e la percorre sino a Trieste alle sorde orecchie dei governanti regionali che, pur di tutelare solo gli interessi del Consorzio di bonifica della pianura friulana e del gestore lombardo A2a della centrale idroelettrica di Somplago, si rifiutano di ripristinare la naturalità e fruibilità del lago, come prevede il piano regionale di tutela delle acque, mediante la realizzazione di uno dei tre bypass del lago proposti dagli esperti nominati dai tre comuni rivieraschi nel gruppo di lavoro “laboratorio lago”. Dopo la centrale, gli imponenti tralicci e gli elettrodotti percorrenti la valle, l’autostrada, l’oleodotto e la stazione di pompaggio Siot, ora addirittura a metano! Ora impongono la condotta del consorzio di bonifica e un “convogliamento” dello scarico della centrale sino a metà lago: così l’acqua torbida ed il fango si diffonderanno nel lago: Una ….presa in giro, come le “Isole d’acqua”! Il lago si rinaturalizza solo con un vero bypass!”

All’appello ha risposto con una nota: “Come Open Sinistra FVG esprimiamo pieno appoggio all’ultimo appello del Comitato in difesa del Lago dei Tre Comuni, lanciato per l’ennesima volta dall’ex sindaco Franceschini Barazzutti, autentico eroe civile di questa battaglia ambientale.
Il lago, che è il più grande lago naturale del FVG, è un patrimonio da difendere. Nell’ultimo assestamento abbiamo promosso emendamenti per devolvere parte dello straordinario ammontare dell’assestamento di bilancio, ad uno studio serio e coraggioso di rinaturalizzazione che prevedesse la realizzazione del bypass. Emendamenti tutti bocciati, purtroppo.
La responsabilità nei confronti delle generazioni future di questa classe di politici al governo guidata da Fedriga, sarà molto grave se, con tutta la disponibilità economica di cui hanno beneficiato, prevedibile anche nei prossimi assestamenti autunnali, non farà nulla di coraggioso. Non si può continuare a piegarsi agli interessi di corta prospettiva delle grandi aziende dell’idroelettrico, delle multinazionali degli idrocarburi, delle aziende agricole idrovore a scapito del nostro patrimonio naturale. Faremo nei prossimi assestamenti altri emendamenti coraggiosi per studiare la fattibilità del bypass.”