44mo Incontro corregionali all’Estero dell’Efasce. Al centro le storie degli emigrati di ultima generazione, che solo in provincia di Pordenone negli ultimi 10 anni sono stati 5 mila.
Alla ricerca di nuove opportunità professionali – soprattutto dopo un percorso di studio universitario – e di welfare per le proprie famiglie, ma senza smettere di fare riferimento alla terra d’origine, anche attraverso forme di “pendolarismo” internazionale: questo l’identikit delle oltre 5 mila persone che nell’ultimo decennio hanno lasciato il territorio della Provincia di Pordenone in Friuli Venezia Giulia per stabilirsi all’Estero. Un flusso che, seppur rallentato, non si è fermato nemmeno a causa della pandemia da Covid-19 e da altre situazioni internazionali come la Brexit (il Friuli Venezia Giulia con il 4 per mille è la regione italiana con la più alta incidenza di migratorietà in rapporto alla popolazione). A questi corregionali all’estero, come a quelli che sono i discendenti delle storiche emigrazioni dell’Ottocento e Novecento, si rivolge come da tradizione per il mese di luglio l’EFASCE (l’Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) di Pordenone, che propone il suo annuale Incontro dei corregionali all’estero, giunto alla 44ma edizione.
Tra venerdì 23 (dalle 17) e sabato 24 luglio (dalle 10) dal Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone si svolgerà con un’innovativa formula tra pubblico in presenza, rispettando le disposizioni di sicurezza, e online con persone collegate da varie parti del mondo. Una formula già sperimentata con successo lo scorso anno, in cui è stato lanciato il tema “Connessi per creare il futuro” il quale verrà sviluppato anche in questo 2021 sempre mettendo al centro le esperienze dei corregionali all’Estero per la ripartenza del Friuli Venezia Giulia.
“Anche durante la fase più dura dell’emergenza sanitaria – spiega il presidente di EFASCE Gino Gregoris – non abbiamo perso i contatti con i nostri Segretariati, che in vari Paesi del mondo tengono sono punto di riferimento per i corregionali. Grazie a una serie di attività online, come le interviste del progetto “4 chiacchiere con…”, il corso di lingua italiana e cultura regionale e le video ricette di “Sapori a Nordest” siamo riusciti a raccontare loro il Friuli Venezia Giulia e a farci raccontare da loro le proprie esperienze. Emerge un quadro di grande intraprendenza e mobilità lavorativa, alla ricerca delle migliori condizioni professionali e per la realizzazione della propria vita personale e famigliare. In diversi casi la partenza di un corregionale è seguita da quella del partner, con la nascita dei figli all’Estero. Ma a differenza del passato, rimane anche uno stretto contatto con la terra d’origine, frequentata anche più volte l’anno, con anche alcuni casi di pendolarismo settimanale o mensile, e con visite dei parenti nel proprio Paese Estero. Questo per quanto riguarda le nuove forme di emigrazione degli anni Duemila, mentre i discendenti dell’emigrazione del XIX secolo e dei flussi migratori del secolo successivo hanno una grande voglia di conoscere la terra dei loro genitori, nonni e addirittura bisnonni e oltre. Un amore per le proprie origini regionali che non viene mai meno”.
Tra gli interventi in presenza previsti all’Incontro quello con il professor Filippo Trevisan, originario di Codroipo e da 5 anni Oltreoceano dove è professore associato di Comunicazione Pubblica all’American University di Washington DC. Racconterà le risposte degli Usa alla sfida del Covid-19. Anna Cupani originaria di Pordenone, responsabile della comunicazione e collaborazioni esterne dell’Istituto di Data Science dell’Imperial College London (Regno Unito) interverrà sui numeri per la ripartenza. Cucinerà le sue delizie invece Luca Manfè, il più celebre dei corregionali all’estero dell’ultima decade: originario di Aviano, ha vinto negli Usa la 4a edizione di Masterchef e ora ha avviato progetti imprenditoriali. Si collegheranno dal Sudafrica, dove hanno una tenuta, Michela Sfiligoi e Attilio Dalpiaz che hanno portato laggiù la sapienza vitivinicola regionale. Inoltre, insieme a Confindustria Alto Adriatico si svolgerà il webinar “Gli Emirati Arabi Uniti come ponte d’ingresso nell’area del Golfo: l’esperienza dei corregionali all’estero e strategie di ingresso nel mercato” momento di approfondimento dei legami con l’area mediorientale a poco più di due mesi dall’inizio dell’Expo di Dubai attraverso gli interventi di 5 corregionali che lavorano nel Golfo Persico: Eleonora Cecco, Alessandro Maniero, Massimo Stella, Giorgio Davidoni, Gianluca Pilot
L’Incontro è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli. Con il contributo di Bcc Pordenonese e Monsile e con il patrocinio del Comune di Pordenone e Camera di Commercio Pordenone – Udine. Tutti gli interventi saranno trasmessi in diretta streaming (e poi successivamente a disposizione per essere rivisti) sul sito www.efasce.it, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Efasce – Pordenonesi nel Mondo.
EFASCE, Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti, è stato fondato nel 1907 a San Giovanni di Casarsa e ha sede attuale a Pordenone nella Curia diocesana. L’Ente è il punto di riferimento per coloro che sono partiti dalle terre tra i fiumi Livenza e Tagliamento in cerca di una nuova vita, senza però dimenticare il proprio legame con il Friuli Venezia Giulia. La sua organizzazione di contatto con gli emigranti sono i Segretariati, i quali sono attivi in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Romania, Usa, Sudafrica, Svizzera, Uruguay e Venezuela. Fanno capo a essi sia corregionali di seconda e terza generazione e oltre, discendenti di coloro che sono partiti nei secoli scorsi, come anche i giovani che per motivazioni spesso professionali hanno lasciato il Friuli Venezia Giulia nel corso degli ultimi 10-15 anni.