“8 milioni di euro investiti su un problema che non esiste. Si vuole solo enfatizzare la percezione del clima d’insicurezza.”

Una presa di posizione netta quella del Sindaco di Palmanova Francesco Martines. Oggi, durante l’ultima riunione del Consiglio delle Autonomie Locali si è votato sul programma regionale di finanziamento in materia di politiche di sicurezza – anno 2019, delibera della giunta regionale del 22 febbraio scorso.

“Sono stato l’unico sindaco che ha votato contro. Con questa delibera si vuole solo aumentare ed enfatizzare la percezione del clima d’insicurezza nella comunità regionale. Una situazione questa che non corrisponde al reale, come dimostrano i dati. Tutto questo solo per la ricerca di consenso della maggioranza regionale a trazione leghista. Stanno distorcendo la sensibilità dei cittadini”.

I dati complessivi dei reati che emergono dalle elaborazioni statistiche analizzate, relative al biennio 2017-2018, evidenziano a livello regionale una flessione, in termini assoluti, dei reati rispetto all’anno precedente.

“Dalle notizie stampa si è appreso, da fonti della Questura e della Prefettura, che un problema sicurezza, in regione, non esiste. Anzi i reati risultano in calo, su livelli fisiologici. Perché la Regione investe allora ulteriori ed ingenti risorse per la sicurezza? Oltre 4,4 milioni di euro ai quali si aggiungeranno altri 3,5 milioni nei prossimi mesi. Grandi risorse pubbliche, investite su un problema che non esiste.

A mio avviso non serve militarizzare i corpi di polizia municipale e assegnare loro compiti di contrasto alla criminalità. Questi non stanno nei loro compiti reali, nella loro storia e tra le attività che da sempre svolgono nelle comunità locali” aggiunge Martines.

Che conclude: “Le risorse messe a disposizione per queste misure mi sembrano eccessive soprattutto quando, in passato, si è voluto eliminare un milione di euro dedicato a finanziare i progetti di utilità sociale legati alla presenza di richiedenti asilo sui territori. Tanti comuni avevano avviato questo tipo di iniziative che stavano portando ottimi risultati dal punto di vista dell’integrazione e della lotta all’isolamento sociale. Un problema che si acuirà con l’applicazione della legge Salvini, costringendo queste persone a entrare in clandestinità e creare quindi nuovi problemi sociali”.