Accoglienza dei migranti in Fvg. Tiziano Centis (Civica Fvg): “Ascoltare e coinvolgere i comuni, no all’hostspot regionale”

Sulla questione dell’accoglienza ai migranti in Friuli Venezia Giulia prende posizione anche Civica Fvg, la civica regionale di centrosinistra che in Consiglio regionale è presente con due rappresentanti, Marco Putto e Simona Liguori. A portare la voce del movimento è il presidente Tiziano Centis: “Civica Fvg – spiega-  sostiene con convinzione i principi dell’accoglienza, della solidarietà e dell’umanità. Sentimenti che sono la base dei valori che dovrebbero caratterizzare qualsiasi ragionamento che riguarda la gestione delle persone che in condizioni spesso di disperazione arrivano nel nostro Paese. Crediamo sia necessario ascoltare e coinvolgere i Comuni della nostra Regione, unici interlocutori a poter rappresentare, grazie all’importante, preziosa e diffusa rete del privato sociale, le disponibilità e conoscenza del proprio territorio legate alla capacità a poter accogliere e assorbire eventuali richieste in modo armonioso e integrato con le caratteristiche del proprio territorio. Respingiamo con forza ogni ipotesi di sede individuata a ospitare un hotspot in Regione. Che sia Jalmicco così come qualsiasi altro Comune. Abbiamo già avuto esperienze fallimentari, come l’utilizzo dell’ex caserma Cavarzerani in Udine, con gravi condizioni igienico sanitarie all’interno e gravi conseguenze legate alla sicurezza dell’intera area cittadina. Così come l’attuale CARA in Gradisca d’Isonzo dove, nonostante il dimensionamento della struttura sia per 250 ospiti, alloggiano oltre tre volte tanto con bivacchi all’esterno e problemi legati alla sicurezza del Paese”.
Per Centis, chi governa oggi la Regione non ha un’idea chiara di come gestire la situazione: “In tutto questo – conclude – emergono l’ipocrisia, le contraddizioni e le spaccature all’interno del centrodestra visto che, oltre ai soliti slogan e battute, non sanno cosa fare, dimostrando ancora una volta poche idee e tutte confuse. Un continuo imbarazzante silenzio, spostando poi la palla a settembre per non rovinare le vacanze all’Ass. Roberti e al Presidente Fedriga, travolti dai loro stessi militanti di partito fortemente contrari alla realizzazione di questi centri di ammassamento, centri che potrebbero trovare ospitalità in un qualsiasi Comune con amministratori del loro stesso partito”.