Affidamento a privati gestione codici minori pronto soccorso Udine: quale rischio per sicurezza della cure?

L’affidamento ad un’azienda privata della gestione dei pazienti con codici cosiddetti minori nel Pronto Soccorso di Udine riguarda la sicurezza delle cure nella rete di emergenza urgenza e non è quindi questione di poco conto. La gestione dei codici “minori” (bianchi e verdi) è delicata, poiché è proprio fra questi che si nascondono le insidie e i casi spesso più difficili da interpretare per il medico di Pronto Soccorso (es.: la lombalgia/dorsalgia che si rivela dissezione aortica, gli edemi cronici che nascondono uno scompenso cardiaco con edema polmonare imminente,). Sono del resto proprio i codici bianchi e verdi a “produrre” più sinistri. Tali esempi evidenziano come medici non opportunamente formati non possano ritenersi esaurientemente competenti nella diagnosi differenziale e nella gestione di tali criticità in ambiente ospedaliero. E va chiarito una volta per tutte che il codice colore del triage è solo una sorta di semaforo di priorità d’accesso, non un indice di appropriatezza di accesso al Pronto Soccorso, e neppure di gravità; quindi, è una regola su chi entra prima, cioè su chi è probabilmente più urgente rispetto ad un altro, pertanto ha un valore relativo. Ieri in Consiglio regionale l’assessore Riccardi è riuscito a sfuggire al confronto su questo tema, come lo stesso assessore era riuscito ad eludere nell’ultima seduta del Consiglio della precedente legislatura un altro tema assai critico, quello dei ritardi di soccorso sul territorio. I problemi vanno affrontati all’origine, non nascosti sotto il tappeto, serve un’adeguata pianificazione, che sembra essere la grande assente del servizio sanitario regionale.

Walter Zalukar
Associazione Costituzione32
Già Consigliere regionale FVG XII Legislatura