Aiuti di Stato: da Bruxelles via libera al regime italiano a sostegno delle imprese del Meridione
La Commissione europea ha approvato modifiche a un regime italiano esistente a sostegno delle imprese attive nell’Italia meridionale nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. La misura è stata approvata a norma del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023 e il 2 maggio 2024.
La Commissione ha approvato il regime originario nel giugno 2022 (SA.103289) e le relative modifiche nel dicembre 2022 (SA.104962) e nel dicembre 2023 (SA.110596). L’aiuto consisterà in una riduzione del 30% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati attivi nelle regioni meridionali dell’Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) che risentono delle conseguenze socioeconomiche derivanti dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.
L’Italia ha notificato due modifiche al regime esistente: un aumento di bilancio di 2,9 miliardi di euro, che porta il bilancio complessivo da 11,4 miliardi a 14,3 miliardi; e una proroga del periodo in cui si applica la riduzione dei contributi previdenziali fino al 31 dicembre 2024.
La Commissione ha constatato che la misura italiana, così come modificata, rimane “necessaria, adeguata e proporzionata” per porre rimedio al grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. In particolare, gli aiuti saranno basati su un bilancio di previsione e concessi fino al 30 giugno 2024. Su queste basi la Commissione ha approvato le modifiche del regime in conformità delle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.