Al Kinemax di Gorizia ciclo di classici del cinema sloveno: Tre film restaurati con sottotitoli in italiano
Il Kinoatelje, in collaborazione con il Centro cinematografico sloveno, organizza a partire da questo giovedì 7 aprile al Palazzo del Cinema di Gorizia un ciclo di classici del cinema sloveno. Tre film restaurati e digitalizzati con sottotitoli in italiano per tre giovedì di fila al Kinemax, sempre alle ore 20 e con ingresso gratuito.
Tutti e tre i titoli sono stati proiettati a Gorizia nel 1981 in occasione della prima retrospettiva del film sloveno Slovenski film 1946—1981 Cinema sloveno, allora su pellicola. Le versioni restaurate e digitalizzate ci offrono oggi l’opportunità di rivedere in Italia sul grande schermo alcuni capolavori cinematografici che rappresentano una parte preziosa del patrimonio culturale sloveno.
Si inizia il 7 aprile con uno dei primi classici a sfondo bellico del cinema jugoslavo diretto dal maestro sloveno France Štiglic, La valle della pace (Dolina miru, 1956). Il film culto sloveno ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile di John Kitzmiller a Cannes nel 1957 (primo attore afroamericano e di colore a recitare in un film sloveno). Questo lavoro è stato presentato anche come primo film sloveno nella sezione Cannes Classics in occasione del 60° anniversario dell’uscita in versione restaurata nel 2016.
Il 21 aprile sarà la volta di un altro film di Štiglic, la commedia Quella bella giornata (Tistega lepega dne, 1962), basata sull’omonimo romanzo dello scrittore sloveno Ciril Kosmač. Sarà anche la prima proiezione in Italia della versione restaurata del film. La storia è ambientata in un villaggio del Litorale sloveno caduto sotto l’Italia tra le due guerre mondiali. Štiglic ha scelto, come location, Podnanos, un pittoresco villaggio nell’alta valle del Vipacco situato sotto le pendici del Nanos. Il film, attraverso la satira e gli stereotipi sugli italiani, enfatizza la coscienza nazionale slovena e la resistenza al fascismo.
Ultimo lungometraggio in programma il 28 aprile. Il pubblico avrà l’opportunità di vedere La festa del funerale (Sedmina, 1969) di Matjaž Klopčič. Il film è tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore Ben Zupančič. Al 16° Festival del cinema jugoslavo di Pola nel 1969, Klopčič ricevette un premio speciale per la “regia originale”. I protagonisti di questo lavoro sono gli amici Niko (Rade Šerbedžija) e Popaj (Mirko Bogataj), che cercano di trovare un contatto con la Resistenza sotto l’occupazione italiana. Insieme a Marija (Snežana Nikšić), i due giovani danno vita a uno struggente triangolo amoroso, in contrappunto alla storia d’amore tra la sorella di Popaj, Filomena (Milena Dravić) e un ufficiale italiano.
La festa del funerale è il terzo lungometraggio dell’allora trentacinquenne Klopčič, che ha debuttato nel 1967 con il film Zgodba, ki je ni (La storia che non c’è). In precedenza l’autore, architetto di professione e soprattutto grande cinefilo, ha realizzato diversi cortometraggi, lirici e giocosi, ha studiato regia cinematografica a Parigi e ha persino collaborato al film Bande à part di Godard.