Al via da domani la Scuola di Politica ed Etica Sociale dell’Arcidiocesi di Udine. Inaugurazione con la scrittrice Benedetta Tobagi
Sarà Benedetta Tobagi, scrittrice e storica, l’ospite dell’evento di apertura dell’edizione 2024-2025 della SPES, la Scuola di Politica ed Etica Sociale dell’Arcidiocesi di Udine. Giunta all’undicesima edizione, la SPES 2024-2025 sarà inaugurata giovedì 10 ottobre alle 17.30 nella sede della Scuola superiore dell’Università di Udine con un appuntamento che va dritto «Al cuore della democrazia». Incontri ordinari da novembre, sulla scia della Settimana Sociale dei Cattolici vissuta a Trieste.
Scrittrice e storica, sarà Benedetta Tobagi l’ospite della serata inaugurale dell’edizione 2024-2025 della Scuola di Politica ed Etica Sociale dell’Arcidiocesi di Udine. «Partecipazione, responsabilità, fiducia. Al cuore della democrazia» recita il titolo dell’incontro con Tobagi: il tema sarà anche il fil rouge della nuova edizione della SPES, nata sulla scia della Settimana sociale dei Cattolici svolta a Trieste nel luglio 2024. «Siamo arrivati all’undicesima edizione: è un bellissimo risultato, significa che la proposta formativa piace e continua a risultare interessante» ha affermato il prof. Luca Grion, direttore della scuola sociopolitica diocesana.
L’inaugurazione della nuova edizione si svolgerà a Udine, nel Palazzo Garzolini-Di Toppo-Wasserman di via Gemona 92, sede della Scuola superiore dell’Università di Udine e sede, al contempo, degli incontri ordinari della SPES. L’ingresso all’evento del 10 ottobre è libero fino all’esaurimento dei posti in sala.
Tra Chiesa e mondo, la SPES “palestra” di impegno civile
La Scuola di Politica ed Etica Sociale dell’Arcidiocesi di Udine è un percorso formativo che intende promuovere e sostenere una cultura dell’impegno civile. Raccogliendo l’invito all’impegno che papa Francesco ha affidato ai credenti fin dall’enciclica Laudato si’, e in dialogo con l’Agenda ONU 2030, la SPES si propone come il luogo nel quale lasciarsi interrogare dalle sfide del tempo presente e gettare semi di cambiamento. Uno spazio nel quale mettere a frutto l’entusiasmo creativo dei giovani e la ricchezza del dialogo tra le generazioni.
Per questi motivi, la SPES è davvero aperta a tutti. In modo particolare, a giovani che vogliono mettersi al servizio delle proprie comunità, amministratori locali, sindacalisti, persone a diverso titolo impegnate nel mondo del volontariato e della cooperazione.
Luca Grion: «Allenarsi a gestire la responsabilità della democrazia»
Il direttore della SPES, prof. Grion, entra nel merito della proposta formativa 2024-2025: «Il titolo “Al cuore della democrazia” volutamente richiama il tema della Settimana sociale di Trieste. Vogliamo prolungare la riflessione attorno alla democrazia e a ciò che la sostiene. Nel documento preparatorio di Trieste – prosegue Grion – si affermava che la democrazia non è solo una forma di governo, ma è la fisionomia del desiderio umano di stare assieme agli altri da persone che si assumono la responsabilità di lavorare per il bene comune. Mi sembra un’intuizione molto bella che alla SPES proviamo a sviluppare tramite alcune tematiche che facciano capire cosa significhi assumersi la responsabilità di un’avventura comune da persone libere e capaci di assumersene il “peso”. Allenandosi, appunto, a gestire insieme questa responsabilità».
I temi 2024-2025: impegno, partecipazione, fragilità, violenza, comunicazione. E sport
A proposito di temi, saranno ben otto gli ambiti toccati dalla SPES in 15 incontri a cui parteciperanno 16 ospiti, con un’equa ripartizione tra relatori e relatrici. Dopo l’anteprima del 10 ottobre con Benedetta Tobagi, negli incontri successivi parleranno di impegno civico Roberto Molinaro, Sara Tosolini e Gian Luca Gardini. Luciano Manicardi e Daniele Fedeli scenderanno invece nelle profondità dell’interiorità, tra cura e fragilità.
«Parleremo molto di fragilità perché una democrazia è forte laddove riesce a includere tutti e dare a tutti uno spazio di impegno attivo», anticipa Grion. All’alba del 2025, quindi, il tema del carcere sarà al centro della coppia di incontri sul tema “Rinascere”, a cura di Silvia Landra e Calogero Anzallo. Mercato, tecno-capitalismo e conversione ecologica delle imprese sono i temi economici, affidati a Sebastiano Nerozzi e Gabriella Chiellino. Due le sfide affrontate poi dalla SPES: la ricerca di nuovi equilibri geopolitici (con Alice Pistolesi) e la sfida della transizione ecologica (con Susanna Corti).
E poi c’è lo sport, new entry nel cartellone 2024-2025 della SPES. «Intendiamo lo sport come un motore di inclusione sociale», afferma il direttore. Di sostegno “sportivo” alle fragilità parlerà quindi Santo Rullo, mentre l’inclusione dai campi da basket (anzi: baskin) sarà il cuore dell’incontro con Luciana Taddei. A maggio, mese della comunicazione, si chiuderà l’edizione 2024-2025. E proprio la comunicazione – tra narrazione e social media – sarà al centro degli incontri con il documentarista Giovanni Panozzo e la filosofa Veronica Neri.