Allarme rosso rientrerà nelle prossime ore. E’ andata meno peggio di quanto era previsto.
Il peggio sembra essere passato, l’ondata di maltempo si sta attenuando tornando nell’alveo della normalità dei fenomeni pur con la prudenza che è bene avere quando, come in questi tempi di cambiamento climatico, i fenomeni possono spiazzare il più preparato dei previsori. Per questo non ci sentiamo di unirci al mormorio che già si percepisce relativamente alla emanazione dell’allarme rosso in tutto il Fvg o quasi. Il fatto che sia andata meno male di quanto si poteva pensare non toglie che quando sono i gioco le vite delle persone la prudenza non è mai troppa. Per questo non ci sentiamo di criticare l’assessore regionale con deleghe alla Protezione civile Riccardo Riccardi, con il quale non sia mai teneri rispetto alla sua disastrosa gestione della Sanità, ma in questo caso in qualità di capo della protezione civile regionale ha fatto quello che doveva fare. Il passaggio della perturbazione nella notte non è comunque stato indolore ha portato conseguenze soprattutto dalle Prealpi, alla Pedemontana e nella quasi totalità del Medio Friuli. Si attendo poi passino le piene dei fiumi che ovviamente ritardano di alcune ore relativamente alle massive quantità d’acqua che cadono dal cielo. Danni vi sono stati, ma a macchia di leopardo e non tali da giustificare il mantenimento dello stato di emergenza massimo per le prossime ore: “È in corso il Comitato di Emergenza ma siamo orientati a revocare l’ordinanza sul trasporto pubblico a lunga percorrenza e locale” ha spiegato Riccardi, ai microfoni con la trasmissione Buongiorno Regione su Rai 3. In realtà però saranno i sindaci in base alle emergenze del proprio territorio a definire le modifiche alle ordinanze di chiusure firmate nella giornata di ieri per arrivare più rapidamente possibile al ripristino di servizi e aperture. “Ora comincia la conta delle conseguenze. Ha spiegato Riccardi, ci sono ancora zone isolate, case allagate, strade interrotte, alberi a terra. E si dovranno monitorare le piene dei fiumi e le mareggiate lungo la costa”. “Le dimensioni del fenomeno erano come quelle di Vaia, e queste dimensioni sono state confermate.
I provvedimenti sono stati presi in via prudenziale” ha aggiunto Riccardi per pararsi preventivamente dalle polemiche di chi ha pensato che l’allarme rosso non fosse completamente giustificato. Del resto all’indomani dei fenomeni meteo di luglio scorso che tanti danni avevano provocato dove l’allarme diramato era stato tardivo e non in linea con la gravità dei fenomeni si è preferito alzare l’asticella ed evitare ulteriori critiche, Resta però il problema dell’effetto “al lupo al lupo”, ma questo è un problema difficilmente risolvibile vista la relativa imprevibilità dei fenomeni. Ma è giusto pensare meglio un allarme rosso in più che uno in meno che faccia poi piangere per tragedie irreparabile.