Alleanza Verdi e Sinistra su assestamento di bilancio: “eco-sincrasia” della Maggioranza boccia tutti gli emendamenti green.
“Oggi in Aula abbiamo avuto la netta percezione che la Maggioranza soffra di una eco-sincrasia.” Con queste parole la Vice presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra, commenta il voto contrario di alcuni dei suoi emendamenti presentati in Consiglio. “Raccontano agli elettori che la loro è una visione green. Tutto quello che sono riusciti a fare di concreto in una legislatura è stato proclamare un investimento di 100 milioni proprio alla vigilia del voto per il fotovoltaico e oggi ne inseriscono altri 80. Ebbene, mentre la propaganda è finita, l’assessore continua a vendere questa misura come la più eccezionale mai vista in tutto il Paese. Vorrei ricordare che al momento sono stati utilizzati solo 31 milioni. Sicuramente uno dei motivi è la carenza delle forniture. Trascorrono mesi prima che vengano installati gli impianti.” Prosegue sulla legge di assestamento la consigliera Pellegrino: “Le nostre proposte andavano invece verso la diversificazione delle misure, la gratuità dei trasporti pubblici per gli studenti e le famiglie in difficoltà economica, un finanziamento per la costruzione delle vasche per la raccolta delle acque piovane. Ma quello che lascia attoniti, a mio avviso è che, proprio all’indomani dei disastri ambientali che hanno flagellato la nostra Regione, venga bocciata la presenza di ANCI nella Cabina di regia per la gestione del rischio idrogeologico. Eppure gran parte dei consiglieri è stata sindaco e dovrebbe ben comprendere qual è l’importanza di avere un loro rappresentante in quella Commissione, proprio perché sono da sempre sulla prima linea delle criticità territoriali che necessitano di interventi di prevenzione e mitigazione. Ma evidentemente la campagna elettorale è finita e se ne riparlerà fra 5 anni.” E conclude Pellegrino “In ultimo è stata bocciata anche la proposta avanzata sul finanziamento, sempre ai Comuni, per l’acquisto di boschi e aree dismesse da destinare alla rinaturalizzazione o alla creazione di boschi didattici. Le richieste che vengono dall’Europa evidentemente possono aspettare.”