Anche da Sinistra Italiana il no al co-inceneritore Spilimbergo
Il nuovo co-inceneritore di rifiuti speciali di Spilimbergo, secondo i dati forniti da Ecomistral, rischia di essere il più grande impianto di rifiuti speciali pericolosi inceneriti (70.000 tonnellate annue) in un ambiente già sottoposto alla pressione dell’impianto già in funzione a Tauriano. L’impianto attuale co-incenerisce già il 20% del totale rifiuti speciali pericolosi in Italia, la cui convenzione con il Comune scade nel 2028.
“Perché insistere con questa grande opera in un territorio già sottoposto a pressioni altissime e senza il coinvolgimento della popolazione, dei residenti e delle associazioni ambientaliste? Grazie al lavoro del comitato no inceneritore e del gruppo giovani no inceneritore, l’amministrazione comunale di centrodestra potrà ascoltare la voce dei suoi cittadini. Spilimbergo, come San Vito al Tagliamento, sono sotto attacco da parte del business dei rifiuti. In un momento di così forte crisi ambientale e climatica il Friuli Venezia Giulia non può diventare la pattumiera d’Italia” dichiara Michele Ciol della segreteria regionale di Sinistra Italiana.
Per la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra (Sinistra Italiana, Europa Verde, Possibile) , Serena Pellegrino, “nella provincia di Pordenone, come in tutta la pianura Padana, l’aria è ormai irrespirabile. Ci affianchiamo ai comitati per chiedere chiarezza sull’impatto ambientale e sanitario. Regione e amministrazione comunale di centrodestra sono pronti a vendere la salute sull’altare del profitto, mentre la sottosegretaria all’ambiente Vannia Gava fa di tutto tranne che salvaguardare il territorio . Incontrerò presto i comitati e mi affianco alla loro lotta”