Anche il comitato Valcellina presente all’incontro dei Comitati Salvalago
“Il Comitato Valcellina è intervenuto sabato scorso, ad Alesso, all’ incontro molto partecipato dal territorio dei Comitati Salvalago e dei tre ex sindaci del lago naturale dei 3 Comuni per dar loro il proprio appoggio contro lo strapotere dimostrato verso le pubbliche risorse idriche dai privati che han avuto la concessione di usare l’ acqua pubblica per scopi idroelettrici e irrigui. Lago che subisce anche altre pressioni pesanti come quello della Siot.
Il Comitato ha constatato quanto il Laboratorio del lago di Cavazzo, istituito dalla Regione nel 2019 per proporre una soluzione a salvare il lago dalla sua scomparsa, sia per nulla stato ascoltato. La proposta di costruire un by pass per evitare di far scaricare direttamente nel lago l’ acqua gelida, fango e detriti della centrale di Somplago, ma portarla oltre il lago, è stata ignorata. La Regione ha detto di preferire il progetto del Consorzio Bonifica Friulana di costruire una costosa condotta che prelevi l’ acqua del lago per irrigare gli ettari coltivati della pianura. Acqua che è già poca, non solo per il cambiamento climatico ma perché a monte i Concessionari idroelettrici l’han intubata per i propri usi. La Regione ha ignorato la proposte di questo Laboratorio per tutelare questo lago naturale lasciandolo e abbandonandolo agli interessi economici del Concessionario idroelettrico e del Concessionario irriguo. La cosa peggiore è che oltre a non far contare le proposte del Laboratorio, cioè del territorio, cioè dei Comitati, dei Sindaci e delle Associazioni, si è messa in mezzo pure l’ Anci Fvg: essa aveva fatto sottoscrivere agli 84 Comuni della pianura una delibera per appoggiare il progetto del Consorzio Bonifica Friulana, mettendo i Comuni della pianura contro i Comuni montani, invece di mediare per tutelare le pubbliche risorse ed ecosistemi ambientali.
Il Comitato Valcellina alla luce di questi eventi, si preoccupa non solo che la voce dei territori non sia ascoltata ma che si lascino andare a ramengo le risorse idriche di acqua dolce. Pertanto chiede alla Regione che il Laboratorio sghiaiamento lago di Barcis sia il più condiviso possibile da parte di tutti i protagonisti e dal territorio per tutelare il nostro lago artificiale sia dagli interessi produttivi dell’ energia del Concessionario idroelettrico sia da quelli irrigui del Consorzio Bonifica Cellina Meduna sia da ogni indifferenza e assenza da parte degli Enti pubblici, proprio di coloro che dovrebbero preoccuparsi del dissesto idrogeologico in concerto con le competenze della Regione. Vedasi l’ assenza dell’ Autorità di Bacino Alpi Orientali in tutti questi anni nel richiamare il Concessionario al proprio dovere di applicare il Progetto Gestione Invaso, teso a recuperare e mantenere nel corso degli anni il volume utile di esso. Tanti e troppi Enti ed interessi che soffocano la voce dei nostri territori.
Comitato Valcellina