Appello da Alleanza Verdi Sinistra al Senato Accademico dell’Università di Udine- Rivedere posizione sulla mozione degli studenti di solidarietà ai palestinese e a tutte le vittime di guerra
“Apprendiamo con dispiacere la notizia della scelta del Rettore dell’Università di Udine e di 11 docenti membri del Senato Accademico di non approvare la mozione proposta dal Consiglio studentesco (a cui va tutto il nostro sostegno) in solidarietà alla popolazione palestinese e a tutti i civili coinvolti.” Così si esprime in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi e Sinistra manifestando il sentimento di tutta la sua comunità e commentando la scelta del Senato Accademico dell’Università di Udine che ha respinto una mozione degli studenti “in cui veniva pronunciata la solidarietà al popolo palestinese e a tutte le vittime di una guerra di cui non si vede ancora la fine” e prosegue: “il contenuto della mozione era estremamente equilibrato e gli studenti chiedevano inoltre non solo il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas ma anche che si solidarizzasse con le vittime innocenti israeliane. “ Facendo eco con mozioni simili presentate e approvate in altri atenei la consigliera di Opposizione invia un appello: “esorto il Rettore Pinton e i membri del Senato a seguire la strada degli altri atenei che hanno approvato mozioni simili, come quella di Venezia dell’Università”” di Ca’ Foscari che è stata presentata e approvata il mese scorso o la Normale di Pisa già a novembre.” Con preoccupazione la consigliera dichiara che è stata “davvero un’occasione mancata. Ci aspettiamo che il Magnifico Rettore e i docenti ci ripensino e rivedano la loro posizione per la prossima seduta del Senato. Lo chiediamo perché siamo fermamente convinti che la posizione che esprime il più alto organo istituzionale dell’istruzione abbia un importante peso politico. Non si può ignorare che siamo di fronte a una risposta militare spropositata, a cui sono seguiti dei crimini di guerra e una spietata pulizia etnica che ha già mietuto più di 30mila vittime palestinesi, metà sono bambini, senza contare le deportazioni di massa della popolazione, attacchi deliberati contro il personale sanitario e i giornalisti, bombardamenti di ospedali e negozi, più della metà degli edifici sono stati rasi al suolo, esattamente come è accaduto a più di trecento scuole e l’Università di Gaza.” Incalza l’esponente di Sinistra: “Non possiamo voltarci dall’altra parte. Tanto più nel clima autoritario e antidemocratico di repressione del dissenso che da settimane ha visto un incremento delle identificazioni e della violenza da parte delle forze dell’ordine contro chi manifesta per la Palestina, soprattutto verso studenti e studentesse, anche di quindici e sedici anni, come nei deprecabili fatti verificatisi in questi giorni a Pisa, Firenze e Catania. Stiamo parlando di studenti e studentesse minorenni, che non posso ancora votare, ma che dimostrano grande spirito civico manifestando la propria umanità, così come elevati valori civici e umani hanno dimostrato gli universitari e le universitarie, questi invece maggiorenni, che hanno presentato la mozione per la pace all’ateneo friulano. Non si può ignorare che ci sia un vero e proprio genocidio in atto. I ragazzi quando diventeranno adulti ci chiederanno conto, ci interpelleranno su dov’eravamo e cosa abbiamo fatto per evitare che tutto questo accadesse. Rettore, ci ripensi. Noi saremo con lei”.