Arpa Fvg ha presentato il Nuovo Rapporto regionale sullo Stato dell’Ambiente

In occasione del 25° anniversario dalla sua fondazione, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) ha presentato il Nuovo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente 2024 con un evento tenutosi giovedì 31 ottobre presso la Salone di Rappresentanza della Regione a Trieste, magistralmente condotto dal Dr. Luca Mercalli. Il noto climatologo e divulgatore scientifico ha introdotto il lavoro svolto da ARPA FVG,

ricordando come, a livello globale, molti indicatori dello stato ambientale stiano rilevando una situazione non particolarmente positiva. Il Friuli Venezia Giulia, nel suo piccolo, rappresenta un territorio che sta registrando complessivamente una qualità migliore dell’ambiente, sebbene con alcune criticità. Mercalli ha inoltre ricordato come “la salvaguardia dell’ambiente è e sarà la più grande sfida per i prossimi anni. Le altre sono tutte meno importanti”.

Ad analizzare nello specifico i dati su clima, suolo, ambiente antropico, qualità dell’aria, qualità delle acque, sulla presenza dei rifiuti e le altre pressioni sull’ambiente, i responsabili di settore di ARPA FVG: Arturo Pucillo, Massimo Telesca, Enrico Bressan, Claudia Orlandi, Giovanni Cherubini e Daniela Domevscek.

I relatori, stimolati dalle domande di Mercalli, hanno presentato i risultati dei rilevamenti condotti sul territorio – grazie anche alle più recenti tecniche di analisi, monitoraggio e previsione introdotte – restituendo una fotografia sempre più dettagliata e completa della situazione ambientale regionale, di cui è possibile prendere visione nel documento integrale: Rapporto sullo stato dell’ambiente in Friuli Venezia Giulia 2024 – evoluzione e scenari.

La direttrice Anna Lutman ha ricordato come “il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente è frutto di un lavoro corale pensato per la comunità, con la speranza che, pur nei limiti delle sintesi, si possa contribuire a guardare l’ambiente che ci circonda con occhi diversi e vivere la nostra “casa comune” con una maggiore consapevolezza”.

Il rapporto, strutturato in schede sintetiche per favorire una visione d’insieme, è frutto di un impegno costante e della collaborazione con istituzioni e comunità locali.