Articolo uno: Enti locali, correggere il disegno di legge Fedriga
Una riforma va fatta. Una riforma del sistema degli enti locali è necessaria perché l’attuale assetto istituzionale non consente ai comuni di svolgere le loro funzioni in modo corrispondente ai bisogni di cittadini ed imprese. Lo dichiara Maurizio Zamuner, coordinatore provinciale di Art.1, dopo che l’Assemblea provinciale degli iscritti ha esaminato il DDL Fedriga che riordina la rete dei comuni. No alla pelle di leopardo La proposta della Giunta regionale, prosegue Zamuner, richiede alcuni correttivi. In primo luogo va evitata la possibilità che nascano associazioni di comuni -le Comunità- a pelle di leopardo. Ci deve essere il criterio della continuità territoriale e della dimensione minima, è infatti possibile comporre una Comunità di due soli comuni anche distantissimi tra loro: Pravisdomini e Erto Casso. Subito le conurbazioni fra cui il pordenonese con 110 mila abitanti. FVG policentrico La nuova strategia deve strutturare le cinque conurbazioni della regione sulla base di una visione policentrica del FVG: Pordenone, Udine, Gorizia, Monfalcone, Trieste. Per questa ragione già la nuova legge, sentiti ovviamente i comuni interessati, deve provvedere ad individuare le Comunità delle grandi conurbazioni urbane a cui la Regione devolve subito importanti funzioni amministrative sue proprie con lo strumento della delega o del trasferimento. La Regione deve dimagrire. Fedriga agisca La giunta Fedriga prosegue un’antica tradizione di accentramento regionale. Oggi siamo al paradosso che la Regione è talmente accentratrice da occuparsi persino della erogazione di contributi da 1.500 euro. Vanno devoluti alle conurbazioni rilevanti competenze amministrative facendo in modo che la Regione si occupi solo di legislazione, programmazione ed alta amministrazione. L’ente regionale di decentramento sarà eterno Fedriga vuole affidare le competenze delle ex provincie, oggi in capo alla Regione, ad un nuovo ente chiamato Ente Regionale di Decentramento Amministrativo in attesa di ricostituire le vecchie provincie. Attendendo la resurrezione delle vecchie provincie gli Enti di Decentramento corrono il rischio di essere eterni. Le competenze delle vecchie provincie vanno subito affidate invece, per quanto di competenza del proprio territorio, alle Comunità di conurbazione.