Assestamento Fvg. Mentil (Pd): montagna beffata, manca visione di sistema
“A fronte di un Assestamento che ha distribuito un miliardo e 80 milioni di euro, la montagna ne esce beffata: il Centrodestra ha privilegiato un lavoro sartoriale di fidelizzazione dell’elettorato piuttosto che pensare a come riportare la gente in questi territori”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd), a margine dell’approvazione dell’Assestamento di bilancio estivo 2023-25. “Delude la mancanza di visione di un sistema montagna – dice Mentil – che risponda innanzitutto alle esigenze e alle necessità che costantemente vengono sollevate. Sulla sanità, manca una risposta alternativa al medico di vallata; alle diverse opere avviate e che sono ancora in attesa di una loro conclusione, sui bisogni dell’agricoltura, che sono attuali come le risorse per lo sviluppo della viticoltura, si rinvia alla legge di stabilità; i ristori per i danni causati dai predatori avrebbero dovuto comprendere anche i maggiori costi per i pastori, invece non ci sono”. Inoltre, prosegue il dem, “avevamo chiesto un Fondo di rotazione per supportare i Comuni anticipando i costi per la demolizione di immobili pericolanti che rischiano di danneggiare e compromettere le vicine vie pubbliche; e poi gli alberghi diffusi, per dare risposta al turismo locale e al recupero degli immobili, dove sono molte le domande per la sistemazione, ancora in attesa di una risposta”. A queste tematiche, conclude Mentil, “era necessario rispondere per creare i presupposti per ripopolare il territorio montano, ma ha prevalso la logica del consenso”.