Assestamento: Rosolen, priorità risorse a tenuta occupazionale. Riconoscere e tutelare lavoro della cooperazione
L’assessore regionale a Lavoro, istruzione e famiglia Alessia Rosolen ha illustrato alla II Commissione consiliare permanente il pacchetto di norme sul Lavoro contenuto nell’assestamento di bilancio che la Giunta regionale ha proposto e che l’Aula discuterà a fine mese. Complessivamente ad oggi a questo insieme di provvedimenti sono assegnati 5 milioni di euro, di cui la gran parte (3,1 milioni) destinati alle politiche attive del lavoro. “Quest’anno siamo già partiti da una dotazione finanziaria cospicua e potremo coprire tutte le richieste fino ad agosto – ha spiegato Rosolen -; abbiamo scelto di non limitare gli interventi ai soli contratti di stabilizzazione e a tempo indeterminato, ma anche a quelli a tempo determinato vista l’eccezionalità del momento che stiamo attraversando. Abbiamo inoltre aumentato di 100mila euro le risorse a sostegno della stipula dei contratti di solidarietà che sale così a 1,5 milioni di euro nel triennio”. Su quest’ultimo tema l’assessore è entrata in dettaglio spiegando come “al fine di favorire il contenimento delle ricadute occupazionali negative derivanti dall’emergenza epidemiologica tramite l’utilizzo di strumenti di gestione non traumatica degli esuberi occupazionali, condivisi con le parti sociali, è stato innalzato da 2,5 a 3 euro il contributo regionale per ciascuna ora di riduzione dell’orario di lavoro con riferimento ai contratti di solidarietà difensivi”. Inoltre 500mila euro sono destinati ai cantieri lavoro, uno stanziamento di ulteriori 100mila euro garantisce i lavori di pubblica utilità per le persone disabili, mentre 33mila euro aumentano la dotazione per l’applicazione dell’art.48 della legge 18/2005 relativamente alle misure di accompagnamento intensivo alla ricollocazione di persone disoccupate o in grave pericolo di disoccupazione. Sempre nello stesso giorno l’assessore ha partecipato all’assemblea delle cooperative associate a Legacoop Fvg, dove è intervenuta: “Va rigettato con forza il concetto che a un appalto di servizi corrisponda il venir meno dei diritti dei lavoratori, così come l’idea che quello svolto all’interno delle cooperative sia un lavoro di minor pregio”. La stessa Rosolen ha sottolineato con determinazione l’importanza del ruolo degli operatori del settore pubblico in questo anno e mezzo di pandemia: non solo quelli del settore sanitario, ma anche quelli della macchina amministrativa istituzionale che ha erogato tutti quegli interventi che hanno consentito al paese di resistere a fronte dell’impatto economico del Covid. Allargando il ragionamento all’aspetto occupazionale della crisi, l’assessore ha ribadito come il Friuli Venezia Giulia rappresenti una delle regioni che ha retto meglio l’urto della pandemia, con dati positivi a livello nazionale relativamente al lavoro giovanile nel pordenonese e nell’area giuliana per quello femminile. Un quadro complessivo a livello locale che, come ha affermato Rosolen, testimonia la condizione di un territorio che ha saputo resistere meglio di altri, anche “grazie agli ammortizzatori che l’Amministrazione ha saputo predisporre e mettere in atto per venire incontro alle situazioni di difficoltà generate dall’emergenza”. L’assessore ha infine ringraziato le realtà della cooperazione regionale per il contributo apportato in termini di proposte e suggerimenti alla Strategia di specializzazione intelligente (Smart Specialization Strategy – S3), quale strumento di programmazione finalizzato a migliorare l’efficacia delle politiche di ricerca e innovazione.