Asugi: chi non è vaccinato non entra in casa di riposo, secondo Zalukar “negate prestazioni agli anziani “

“La decisione di ASUGI – Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina – di imporre il completamento di un ciclo vaccinale quale requisito di accesso per gli anziani nuovi ospiti delle Case di riposo ha destato perplessità e scompiglio. I sindacati dei pensionati, infatti, hanno subito evidenziato come questa decisione rischia di danneggiare le persone anziane che necessitano di assistenza residenziale. Ad affermarlo è il consigliere regionale Walter Zalukar. “Da parte mia, non appena appresa la notizia, ho rilevato una seria questione di legittimità dell’imposizione che rischia di avere quale effetto immediato quello di ledere il diritto di accesso ad una prestazione garantita dal Servizio Sanitario Regionale e dai Livelli Essenziali di Assistenza.  Non da ultimo, è un’imposizione distonica rispetto alla ratio del Piano Vaccinale Nazionale che vuole le vaccinazioni anti COVID-19 fortemente raccomandabili, ma non obbligatorie. Dal punto di vista clinico, inoltre, è bene ricordare che nelle Case di riposo si stanno ultimando le vaccinazioni per COVID 19 e che molti dei residenti hanno già contratto la malattia, per cui si prospetta con elevata probabilità una situazione di immunità degli ospiti, vuoi per immunità acquisita con il vaccino, vuoi per via naturale. Per i suddetti motivi l’imposizione di ASUGI rischia di avere un duplice effetto negativo: da un lato, come accennato, lede il diritto di accesso ad una prestazione dei LEA e dall’altro penalizza le Case di riposo che, per poter mantenere l’equilibrio economico, e quindi la stessa sopravvivenza, non hanno certo bisogno di una nuova forma di blocco agli accoglimenti. Poiché non si vuol credere che questa misura impositiva sia dettata da mero esercizio muscolare di potere, che andrebbe a danneggiare la popolazione anziana e ad accanirsi contro le Case di Riposo che fin dal principio dell’epidemia sono state in prima linea a fronteggiare il virus, si è propensi a credere ad un eccesso di zelo. Per sciogliere i dubbi ho inteso presentare puntuale interrogazione alla Giunta Regionale nella speranza non solo di ottenere risposte esaustive, ma anche e soprattutto un ripensamento da parte di ASUGI”.

Int obbligo vacc covid 24.2.21