Ateneo friulano e Associazione donatori midollo osseo uniti in convenzione
Collaborare, attraverso la messa in opera di progetti mirati e qualificati di informazione, sensibilizzazione e formazione culturale sul tema della donazione di midollo osseo all’interno della comunità universitaria e più in generale sul territorio, in modo da favorire l’aumento delle iscrizioni dei potenziali donatori di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche al Registro Italiano IBMDR.
Sono questi gli obiettivi della Convenzione Quadro di durata triennale firmata ieri dall’Università degli Studi di Udine e l’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) Friuli Venezia Giulia ONLUS, rappresentate rispettivamente dal Rettore in carica Alberto De Toni, e dalla presidente Paola Rugo. Folta, per l’occasione, la delegazione dell’Admo, con molti volontari provenienti da tutta la regione. Presenti anche la dott.ssa Valeria Miotti, Responsabile del Registro Regionale IBMDR, Manuela Croatto, responsabile dell’AMCE ASTU, Area servizi agli studenti. Alcuni volontari hanno portato la testimonianza del loro impegno, anche come donatori effettivi. Tra loro, il primo donatore effettivo della regione e le nuove leve, rappresentate dai volontari più giovani. La dottoressa Miotti è intervenuta per illustrare il funzionamento del Registro Regionale IBMDR, che è collegato con un network di ampiezza internazionale.
«E’ parte integrante della missione storica dell’Università di Udine promuovere lo sviluppo e il progresso della cultura in tutti gli ambiti, compreso quello dell’associazionismo e del volontariato – ha detto il rettore De Toni alla firma della convezione – e il nostro ateneo è da sempre attivo e propositivo nello stabilire rapporti di proficua e duratura collaborazione con istituzioni e associazioni locali e nazionali, contribuendo così allo sviluppo culturale ed economico del territorio. Nel caso dell’ADMO – ha aggiunto De Toni – il valore civile e sociale di una sempre più ampia diffusione della cultura del dono di midollo osseo rende questo rapporto, già operativo e funzionante, ancor più solido e lo apre a nuove e più condivise prospettive di miglioramento e crescita».
L’ADMO, associazione di volontariato che persegue l’obiettivo di promuovere e diffondere presso la popolazione la conoscenza e la consapevolezza in materia di tematiche inerenti alla donazione del Midollo Osseo e delle Cellule Staminali Emopoietiche, è molto strutturata a livello nazionale e conta diverse convenzioni con altri atenei in molte altre regioni, e dunque con la firma odierena anche Udine entra in questa “rosa” di collaborazioni, diventando un ulteriore “fiore all’occhiello”.
L’ADMO Fvg non è nuova alla collaborazione con l’ateneo friulano, con il quale ha già sviluppato progetti mirati e qualificati. L’associazione da sempre affianca Autoemoteca dei Donatori di Sangue nelle uscite presso l’Università ed è una presenza costante al festival “Conoscenza in festa” organizzato dall’ateneo.
Tra le iniziative più importanti, la presidente Rugo ha ricordato il percorso di sensibilizzazione che parte dalle scuole superiori classi quarte e quinte e che poi prosegue con l’università, «riuscendo pertanto a coinvolgere nuovamente gli studenti ed ampliando la platea di ragazzi che provengono anche da altre aree territoriali anche extra regionali». Accanto a ciò, i progetti informativi rivolti agli studenti, realizzati in collaborazione con il DAME, e i seminari rivolti agli iscritti a corsi di laurea del DAME che prevedevano anche l’erogazione di crediti formativi. «Lo scorso anno – ha sottolineato Paola Rugo – è stato coordinato assieme al Centro Regionale Trapianti un corso di formazione diretto agli specializzandi in medicina per la formazione sulla tematica del dono (sangue organi e CSE). Questa convenzione, dunque, struttura e ratifica un rapporto di fattiva cooperazione già collaudato e che ha prodotto numerosi risultati.
«È nell’interesse di ADMO instaurare o, come in questo caso, consolidare i rapporti di collaborazione per diffondere la cultura del dono come atto volontario, gratuito e solidale sul territorio – ha concluso la presidente – e dunque questa convenzione riveste una fondamentale importanza perché è una base per ampliare la programmazione di specifici interventi indirizzati a consolidare le azioni di servizio agli studenti dell’ateneo».
In particolare, l’Università e l’ADMO si impegnano a collaborare su tre versanti: formativo, dell’approfondimento culturale e della promozione. Nel primo caso, la direzione sarà quella dell’arricchimento della proposta formativa per gli studenti iscritti a particolari percorsi di studio attraverso il coinvolgimento delle professionalità con le quali l’ADMO è in contatto per specifici incontri. Nel secondo ambito, saranno congiuntamente progettate attività sul tema della donazione, con il coinvolgimento mirato di docenti per incontri con il pubblico su temi specifici, Per la promozione, infine, saranno definiti momenti specifici per gli studenti iscritti all’Università e collaborazione ad attività di divulgazione della conoscenza, promosse dall’Università, anche con modalità innovative. La convenzione ha efficacia per 3 anni accademici a partire dall’anno 2019/2020 e potrà essere espressamente rinnovata per il successivo triennio.
Un altro obiettivo è la possibilità di strutturare non solo la presenza come sensibilizzazione, ma anche la possibilità di effettuare l’effettiva iscrizione al registro IBMDR attraverso l’utilizzo di kit salivari in giornate programmate, abbracciando tutte le aree di studio. «Attualmente, affiancando l’autoemoteca, il nostro intervento viene svolto solo al Polo scientifico dell’ateneo – ha spiegato la presidente -, mentre l’obiettivo sarebbe quello di creare degli infopoint in tutti i Dipartimenti dell’Università».
Sempre congiuntamente, le due parti firmatarie individueranno le risorse umane che, ai fini di un’ottimizzazione sinergica del loro operato, possano partecipare allo svolgimento delle attività previste.