Attaccata con i mortai la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Incendi, ma reattori non colpiti direttamente

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, il più grande impianto d’Europa è stato bombardata dalle forze armate russe con i mortai questa notte e non per errore. L’attacco, certificato da inequivocabili immagini dalle quali si vede come fasci di luce verso il cielo segnino in maniera inequivocabile la presenza dell’impianto,  ha fatto sviluppare incendi che sono stati domati a fatica. Grande apprensione nella notte nelle cancellerie occidentali. Riportate dalle agenzie le parole di Andrei Tuz Dmytro Orlov, sindaco di Enerhodar la città più vicina alla centrale nucleare: “In seguito a un bombardamento da parte delle forze russe sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia si è scatenato un incendio”, ha detto il portavoce dell’impianto. “I vigili del fuoco non possono raggiungere l’incendio perché sono sotto il tiro di armi da fuoco”. Orlov ha parlato anche di “vittime” tra i combattenti ucraini della Guardia Nazionale, che erano a difesa dell’impianto, ma non ha indicatore il numero esatto”. La centrale, attorno alla quale si combatte da ieri, si trova sulla linea del fronte nel sud dell’Ucraina, nella località di Enerhodar, vicino all’estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson e si pensava anche proprio per la sua collocazione geografica, è nei pressi delle zone rivendicate dai russi fosse al sicuro da attacchi diretti. La centrale nucleare di Zaporizhzhia è 10 volte più grande di Chernobyl. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di ricorrere al “terrore nucleare” e di voler “ripetere” il disastro di Chernobyl. “Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare”, ha detto Zelensky in un video messaggio. e ha concluso: “Se c’è un’esplosione è la fine di tutto! È la fine dell’Europa, è l’evacuazione dell’Europa”. Parole ovviamente da filtrare ma è innegabile che la situazione rischia davvero di scappare di mano. L’allarme è poi rientrato e gli incebdi messi dotto controllo anche perchè i reattori non sono stati direttamente colpiti. L’artiglieria russa avrebbe colpito infatti delle palazzine esterne al perimetro dei reattori e secondo il Servizio statale di emergenza dell’Ucraina le radiazioni di fondo sono normali. L’episodio resta però gravissimo tanto che si susseguiranno in giornata le riunioni di emergenza a partire da quella della IAEA (International Atomic Energy Agency) l’agenzia autonoma fondata nel 1957, con lo scopo di promuovere l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare e di impedirne l’utilizzo per scopi militari che conferma che le cose sono per ora sotto controllo: “Le attrezzature essenziali della grande centrale nucleare di Zaporizhzhya, colpita e incendiata da tiri d’artiglieria russa nel sud dell’Ucraina, non sono state compromesse dall’incendio” e il personale dell’impianto sta prendendo “misure” per la sua messa in sicurezza, ha dichiarato l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu.

Fra i rischi dell’attacco Russo anche l’incubo nucleare. In Ucraina oltre a Chernobyl vi sono altre 15 centrali