Avanti
Forse apparirà troppo sbrigativo, ma sarà il caso, ogni tanto, di considerare che la politica è questione di rapporti di forza.
E perciò, quando risulta evidente che i numeri pareggiano e le forzature di parte non reggono, si fa quanto possibile fare, per i numeri dati, e così è stato: per il Paese e per le istituzioni democratiche.
Poi, è anche il caso di riflettere su un dato, soprattutto per chi si riconosce nei valori e negli ideali storici e non della sinistra. È opportuno farlo e possibilmente non guardando all’indietro o nella diagonale che può fare comodo alla propria coscienza.
Il nostro attuale Parlamento è composto da un numero di parlamentari di sinistra, o giù di lì, sotto il 20% del totale complessivo degli eletti.
Perciò, al netto degli errori fatti o del famoso si “doveva pensarci prima”, quando si analizzano gli eventi o si criticano fatti e persone sarebbe meglio partire dal considerare le reali possibilità in campo in quel determinato momento.
E sarebbe il caso, ogni tanto, di sapere riconoscere, vedere, anche i possibili risvolti positivi di qualche faticato evento politico.
Per restare, appunto, ai famosi rapporti di forza.
Avanti, quindi, perché la prossima volta si possa arrivare almeno al 30% del Parlamento, ben sapendo che saranno necessarie solide e nuove alleanze per cambiare in meglio l’Italia nel segno della giustizia sociale.
Siamo sempre lì: studiare e cercare di capire il presente per costruire il futuro, insieme. Tutto qui, carichi di pazienza, come sosteneva qualcuno nel lontano oriente.
Zihal